caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

TED BUNDY regia di Matthew Bright

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Angel Heart     3 / 10  12/05/2010 18:26:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Orribile trasposizione su grande schermo di uno dei più prolifici serial killer della storia americana. I primi dieci minuti sono davvero magistrali, sembrano il preannuncio a qualcosa di grandioso (le prove allo specchio, la masturbazione da pervertito). Subito dopo invece, ci si accorge della mediocrità del prodotto: regia televisiva, recitazione penosa (protagonista per primo) e sviluppo di un approsimativo e didascalico imbarazzanti, completamente incapace di intrattenere (o sconvolgere) e senza avere il coraggio di analizzare la psiche o i motivi scatenanti la furia del killer.
Il tutto si riduce ad una serie di banali omicidi tutti uguali - mentre gli anni scorrono alla velocità della luce grazie a pezzi di giornale in sovrimpressione - che lasciano nell'indifferenza più totale. Per carità, sul modus operandi il film si attiene abbastanza ai fatti, ma la realizzazione è talmente mediocre e scadente che sembra quasi una presa per il cul.o. E lo sbadiglio ovviamente non tarda a venire.
Una cosa poi mi ha molto sbalordito, la scena prima dell'esecuzione. Chiedo, dovrebbe farci compatire il protagonista? Il regista ce lo fa odiare a morte per tutto il film e poi negli ultimi cinque minuti lo fa passare a vittima? Ridicolo.
Se qualcuno volesse farsi una mezza cultura sulla figura di Bundy partendo da questo film, non capirebbe un cavolo di niente. Meglio leggere una qualsiasi biografia on-line. Volete bei film sui serial killer? Puntate su Henry Pioggia Di Sangue o Maniac giusto per citarne qualcuno.
State alla larga da questa robaccia; a parte un paio di scene decenti non c'è nulla che si salva.

Stupefacente la media alta, davvero. Mi aspettavo un 3 o 4 al massimo, invece vedo che da molti è considerato più che sufficiente. Mah, de gustibus...

Cameo inutile di Tom Savini.