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UN MATRIMONIO regia di Robert Altman

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elio91     8½ / 10  18/02/2014 16:59:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse avrei giudicato "A wedding" allo stesso modo se lo avessi visto prima di "Gosford Park", forse no. Non lo saprò mai. Sono simili in tutto e per tutto: c'è la tendenza tipica di Altman nel fluttuare su un contesto, in questo caso un matrimonio di americani, nell'altro un weekend di nobili inglesi. Classi sociali messe alla berlina, una (non)storia che viaggia seguendo ad istinto (o forse razionalmente) tanti personaggi, troppi personaggi, con la promessa falsa di una trama generale che in realtà conferma l'attitudine di Altman nel barare: in "Gosford Park" c'era un omicidio, da tipico giallo all'inglese, che restava costantemente sullo sfondo. Qui a restare sullo sfondo è il matrimonio.
Certo, c'è la festa, le relazioni, una crudele presa in giro del regista agli americani (e italiani?) mostrati nell'intento di accettarsi, in tutta la loro ipocrisia.
E' un'ironia crudele, però, non si riesce a ridere e anzi causa un tantino di malessere in chi guarda. "Un matrimonio" è un film da guardare con molta, molta attenzione e nessuna superficialità in cui il genio di un maestro del cinema continua a regalare lampi di un'umanità disgraziata e ipocrita fino al midollo.
Gosford Park, se possiamo considerarlo più bello, lo è perché gioca ancora di più in modo scoperto con lo spettatore.
E non so se la tristezza che avvince spettatore e personaggi nel finale sia quella tipica della fine di un matrimonio (o della festa di nozze): è una sensazione che proviamo tutti, chi più chi meno, quella delle luci spente, le case vuote, i piatti sporchi, la solitudine dopo il caos del grande evento. Rimpiangiamo la fine del film o davvero ci eravamo affezionati a quel consorzio umano grottesco e ripugnante, alla fine?
Altman era un gigante.