Cagliostro 8 / 10 16/10/2009 10:56:42 » Rispondi Melodramma struggente, ma mai autoindulgente, Il Ponte di Waterloo è la seconda (e assai libera) trasposizione di una pièce teatrale di Robert Sherwood. Pur modificando enormemente la s***** narrata dal drammaturgo statunitense, il film di Mervyn LeRoy è un'opera di pregevolissima fattura. Ottime le interpretazioni di Robert Taylor e di Vivien Leigh che sprigionano fascino ed eleganza. Eccellenti la fotografia di Joseph Ruttenberg e le note malinconiche di Herbert Stothart. è anche interessante notare come buona parte del cast tecnico\artistico (si ricordi che il film è del 1940) sia composto da europei fuggiti dai loro paesi di origine e accolti negli Statu Uniti dell'epoca. (ad esempio era Russo Ruttenberg, era Austriaco il cosceneggiatore Froeschel, era Tedesco il cosceneggiatore Rameau, e così via). Il Ponte di Waterloo è film dall'impianto classico che, a suo modo, ha dato vita a un genere cinematografico.