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UN'ESTATE D'AMORE regia di Ingmar Bergman

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Invia una mail all'autore del commento wega     7½ / 10  30/07/2008 08:33:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Un'estate d'amore" è il primo vero film Bergmaniano di fattura, ove traspare Bergman da tutte le parti. Forse perchè poco più che trentenne, Bergman si presenta inizialmente come cineasta predisposto alle tematiche giovanili; l'amore quindi “fragile come una bolla di sapone”. Molte delle sue sceneggiature infatti, dirette da altri registi e scritte nella seconda metà degli anni '40, avranno come protagonisti attori giovanissimi. Anticipa "Monica e il desiderio", le due pellicole presentano tuttavia qualche elemento in comune: esterni molto simili, con il particolare tocco di Fischer alla fotografia, riconoscibile per l'intensità dei riflessi ricercati soprattutto nelle inquadrature degli specchi d'acqua, il mare -spesso presente- è, simbolicamente, l’ apparente infinità di una storia d'amore, una storia d’amore che dura una stagione, i sogni giovanili, i desideri, il dramma, sono le caratteristiche che accomunano entrambe le pellicole.
Una struttura narrativa qui però molto più interessante, un racconto portato indietro di 13 anni attraverso un flashback intervallato da sbalzi temporali nel presente. Attentissima scelta della colonna sonora, Bergman si dimostra anche in grado di gestire la suspanse. Un urlo straziante di un volatile sarà il preludio ad una tragedia.
E’ un buonissimo prodotto, per gli amanti del regista una tappa fondamentale.