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LA CITTA' INCANTATA regia di Hayao Miyazaki

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Neu!     10 / 10  16/02/2009 21:53:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
uno dei miei film preferiti (e non solo tra i cartoni). tremila le metafore, riuscitissimi i personaggi, bellissima l'animazione. film come questo andrebbero incornicati
pinhead88  18/02/2009 16:24:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dicce le metafore,dicce dicce...
Neu!  20/02/2009 18:22:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
io non te diccio niente, semmai ti dico... comunque, le metafore sono tremila, più o meno evidenti, ma sono tremila. alcune (spero) che le abbia individuate anche te, e mi rifiuto pure di spiegartele; sono la metafora del viaggio, quella dei genitori che si trasformano in maiali ecc. ecc. altre sono più sottili e possono anche sfuggire. per esempio quella del dio del cattivo odore che in realtà si scopre poi essere il Dio del fiume ferito da uno strano manubrio, è una chiarissima denuncia alla stupidità dell'uomo che è riuscito a distruggere la natura con i propri rifiuti. poi quello strano essere nero che comincia a mangiare tutti, secondo te non significa niente? il regista lo ha messo lì perchè si era fatto una canna seconto te? è una delle figure più belle che io abbia mai visto, ed è interpretabile in vari modi: può rappresentare la spietata sete degli illusori beni mondani degli uomini (che si poi rivela una vera e propria autodistruzione), può rappresentare la stupidità delle masse, nelle quali gli uomini non riescono mai a saziarsi e agiscono come animali in preda alla collera (hai presente la scena in cui tutti sono concentrati ad accaparrarsi l'oro e non si accorgono di quello che succede intorno a loro?) o semplicemente rappresenta la ricerca della propria identità (non a caso quel personaggio si chiama "senza nome", chiaro il concetto?). da notore poi come la protagonista riesca subito a capire che i propri genitori non siano tra i maiali della fine metre la maga si ostina a considerare il proprio figlio trasformato "un topo orrendo"; nessun potere gli darà mai la capacità di farlo, perchè quella è una qualità dell'anima (che posside la protagonista). queste sono solo una piccola parte delle metafore presenti, poi ci sarebbe da scivere (ma non lo faccio, sennò impazisco) anche riguardo al tema ricorrente del doppio, al tema del distaccamento dal grembo materno (il bambino gigante), al tema di che cosa è vero e cosa è illusorio (è un a città dove tutto è trasformato o può essere trasformato), e a che cosa può significare questa città incantata. e poi ci sono anche tutti i personaggi secondari (l'uomo che vive tra la fuligine, lo spirito del ravanello...) che non sono assolutamente da sottovalutare (ogniuno di essi contiene altri cento significati); ne trovassi solo uno di personaggi così in un film di oggi. quindi, pensa quanta carne al fuoco. con un po di tempo e di pazienza ci potrei scrivere la tesi di laurea sulla città incantata. come vedi, sostenere che non ci sono metafore nella città incantata è (quasi) come sostenere che non ci sono metafore nella Divina Commedia. quindi, stai un pò zitto se non conosci, che se tutti facessoro così sarebbe un mondo migliore...
pinhead88  20/02/2009 21:16:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sono d'accordo,ma vedi,la mia era una sorta di provocazione,perchè molti vedono questo tipo di film e non ci capiscono un beneamato *****,però dicono che è un capolavoro,liquidandolo in due righe e tirando fuori le solite metafore e cose simili.chissà perchè.Io non è che non conosco,semplicemente non ho visto il film e volevo sapere la tua sulle tremila metafore che hai citato in questo film,perchè è uno tra i miei prossimi in lista.
comunque devi ancora spiegare il mediocre che hai attribuito a Braveheart.
Bucefalo  31/03/2009 20:45:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Devo ringraziarti per la spiegazione del Senza nome, ma, se ne sai qualcosa, vorrei capire anche la metafora del paesaggio invaso dall' acqua e del viaggio in treno.
Sono parti che mi sfuggono completamente. Grazie
Neu!  01/04/2009 09:52:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
che sia chiara una cosa, le mie interpretazioni solo solo alcune delle possibili; frutto di un mio raggionamento personale. ci sono anche tante altre interpretazione, per esempio, del senza nome, alcune che io non ho ancora colto, altre che non ho ben approfondito, altre che non ho semplicemente scritto. capolavori come questo non vanno interpretati in un modo univoco, ma hanno una miriade di significati, alcuni addirittura neanche contemplati dal regista. quindi può tranquillamente darsi che qualcun'altro abbia interpretato tante cose in modo completamente diverso da come ho fatto io, ma non per questo in modo sbagliato. mi dispiace deluderti ma su queste due cose, devo dire, che mi cogli relativamente impreparato; non posso fare a meno di notare che l'acqua, se non sbaglio, invade il paesaggio immediatamente dopo che il dio del fiume viene liberato dalla propria ferita; però non mi viene in mente alcun interpretazione. riguardo al viaggio in treno adesso mi viene in mente solo la solita metafora del viaggio... ma è sicuramente anche qualcos'altro. grazie te per questi spunti di riflessione, dato che erano parti sulle quali non avevo mai raggionato.
anthony  25/02/2009 11:15:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Impeccabile resoconto letterario sulla natura di un Capolavoro.
Bravo!
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  20/02/2009 18:28:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Approfondimento impeccabile per uno dei massimi capolavori degli ultimi dieci anni.