caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA CITTA' INCANTATA regia di Hayao Miyazaki

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
giusss     4 / 10  09/04/2008 00:42:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho apprezzato solo i dialoghi posti i maniera molto reale, e l'animazione ben disegnata, ma la storia in sè non presenta nulla di eccezionale.
Una storia completamente immersa nella fantasia, che non emoziona.
Alla fine è un cartone giapponese come quelli di oggi che non ha nulla a che vedere con quelli del passato,passionali e/o divertenti.
La seconda parte mi ha annoiato molto.
Si esagera a dire che è un capolavoro, la disney ha fatto quasi sempre di meglio :-)
Invia una mail all'autore del commento Enzo001  10/05/2008 14:13:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La disney non può neanche sognare la poesia che trapela da moltissime opere del signor Hayao Miyazaki. Vediti la principessa ma nonoke o il mio vicino totoro.
faluggi  31/07/2009 00:57:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La disney dopo Aladdin (e voglio essere buono eh) e qualche altra cosa ha chiuso i battenti...
alina2285  12/05/2008 11:37:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La disney ha uno stile completamente diverso che non si può nemmeno paragonare a Miyazaki!!!
E scusa tanto ma la città incantata è davvero un capolavoro e se a te non ha emozionato hai sicuramente dei problemi emotivi
giusss  17/05/2008 22:54:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tu avrai dei problemi che neanche mi consosci e ti permetti di dire che sono una persona con dei problemi emotivi,solo perchè la penso diversamente da te per un film!rispetta le opinioni e i giudizi degli altri come avviene in democrazia senza offendere ed entrare nel personale.
giusss  30/12/2008 03:41:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alina2295 hai dato voto 9 Alla ricerca di Nemo che ti è successo forse pensavi che fosse un film di Miyazaki!?!?..

Cmq stasera ho visto il Castello errante di Howl e a differenza della Città incantata,che ripeto per me è brutto,questo l'ho trovato bello, certo non paragonabile a Ratatouille o Wall-e,sempre per il mio parere chiaro.
Neu!  20/02/2009 19:59:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ratatuille e Wall-E saranno pure dei bei cartoni... ma non c'è davvero storia... La Città Incantata è su un altro livello... e siccome ho deciso di convincere il mondo intero della validità di questo cartone, dovrai sorbirti la mia dettagliatissima analisi... dunque... è uno dei miei film preferiti (e non solo tra i cartoni). film come questo andrebbero incornicati. le metafore sono tremila, più o meno evidenti, ma sono tremila. alcune (spero) che le abbia individuate anche te: sono la metafora del viaggio, quella dei genitori che si trasformano in maiali ecc. ecc. altre sono più sottili e possono anche sfuggire. per esempio quella del dio del cattivo odore che in realtà si scopre poi essere il Dio del fiume ferito da uno strano manubrio, è una chiarissima denuncia alla stupidità dell'uomo che è riuscito a distruggere la natura con i propri rifiuti. poi quello strano essere nero che comincia a mangiare tutti, secondo te non significa niente? il regista lo ha messo lì perchè si era fatto una canna seconto te? è una delle figure più belle che io abbia mai visto, ed è interpretabile in vari modi: può rappresentare la spietata sete degli illusori beni mondani degli uomini (che si poi rivela una vera e propria autodistruzione), può rappresentare la stupidità delle masse, nelle quali gli uomini non riescono mai a saziarsi e agiscono come animali in preda alla collera (hai presente la scena in cui tutti sono concentrati ad accaparrarsi l'oro e non si accorgono di quello che succede intorno a loro?) o semplicemente rappresenta la ricerca della propria identità (non a caso quel personaggio si chiama "senza nome"). da notore poi come la protagonista riesca subito a capire che i propri genitori non siano tra i maiali della fine metre la maga si ostina a considerare il proprio figlio trasformato "un topo orrendo"; nessun potere gli darà mai la capacità di farlo, perchè quella è una qualità dell'anima (che posside la protagonista). queste sono solo una piccola parte delle metafore presenti, poi ci sarebbe da scivere (ma non lo faccio, sennò impazisco) anche riguardo al tema ricorrente del doppio, al tema del distaccamento dal grembo materno (il bambino gigante), al tema di che cosa è vero e cosa è illusorio (è un a città dove tutto è trasformato o può essere trasformato), e a che cosa può significare questa città incantata. e poi ci sono anche tutti i personaggi secondari (l'uomo che vive tra la fuligine, lo spirito del ravanello...) che non sono assolutamente da sottovalutare (ogniuno di essi contiene altri cento significati); ne trovassi solo uno di personaggi così in un film di oggi. non spero di aver modificato la tua opinione, spero di averti quantomeno fatto capire la bellezza e l'inteligenza di questo film