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LA CITTA' INCANTATA regia di Hayao Miyazaki

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Light-Alex     7 / 10  06/01/2021 21:53:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel film del maestro Miyazaki; animazione sicuramente molto fine, prettamente rivolta ad un pubblico adulto.
Le qualità dell'animazione e la potenza immaginifica qui è tra le migliori in assoluto.

La storia segue un filo logico di percorso di crescita personale della piccola protagonista, Chihiro/Sen, che si trova catapultata casualmente nel mondo degli spiriti giapponesi insieme ai genitori. I genitori, probabilmente persa la capacità istintiva dei bambini di capire di trovarsi in un mondo speciale, cadono vittime della loro stessa ingordigia e vengono trasformati in maiali. Così è la piccola Chihiro a doversela cavare da sola. Per sopravvivere è costretta ad accettare un lavoro nel palazzo della strega Yubaba e ha rinunciare al suo nome, una sorta di metafora della crescita delle persone, assunzione delle proprie responsabilità e distacco dai sogni e fantasia fanciullesche.

Da questo punto in poi del film, diciamo tolta la prima metà, il filo logico della storia viene un po' meno. Chihiro vive una serie di avventure ed episodi, tutti in qualche modo evocativi di un qualche messaggio: l'episodio con il mostro puzzolente al cui interno viene liberato lo spirito di un fiume è legato all'ambientalismo, tema sempre importante per Miyazaki; l'episodio dello spirito senza faccia mi ha dato l'idea di essere una critica alla società consumistica dove tutto si può comprare tranne l'affetto e l'amore delle persone; e così via le altre avventure che vive, tutte con una sorta di insegnamento.
Tuttavia questi episodi mancano di un filo che li leghi per bene; sono sicuramente passi di una sorta di percorso di iniziazione e maturazione della protagonista, ma lo sono in maniera eterogenea, senza un'organicità totale. Tanto che si ha l'impressione che alcune sottotrame così create si disperdano un po' nel nulla.

In conclusione ho apprezzato moltissimo la qualità tecnica e la potenza evocativa dell'animazione, ma al livello di scrittura ho trovato che soprattutto nella seconda parte ci sia poco collante tra i vari episodi, che risultano invece dispersivi e paradossalmente poco approfonditi e lasciati un po' a sè stessi.