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LA CITTA' INCANTATA regia di Hayao Miyazaki

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Arkantos     7 / 10  03/10/2019 13:30:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei motivi per cui ero intenzionato a guardare i film di Miyazaki è dettato proprio dai pareri su La Città Incantata, che non è un plagio verso Piedino, Denti Aguzzi e compagnia, quelli non centrano un ciufolo… Anche se forse il titolo italiano volle proprio acchiappare quella fetta d'utenza.
Infatti, varie persone mi dissero che questo film è un plagio… Tenetevi forte… Del TITANIC. Ora, non ho visto Titanic perché odio i film sentimentali, ma… Leggendo la trama, non mi pare che il film di Cameron sia così tanto identico a questo…

ATTENZIONE SPOILER!!!
Allora, dato che chiunque nel mio dannato comune considera sto film un plagio di qualunque cosa, vi faccio qua un elenco veloce così la facciamo finita:
- Gli abitanti del mondo ultraterreno sono spesso ispirati ai Pokemon, tra Politoad, Dragonair, Muk e Psyduck.
- La città di Yubaba è chiaramente ispirata a Blade Runner.
- Il treno è ovviamente un plagio di quello presente in Don Camillo.
- I maiali di sto film plagiano quelli della "Fattoria degli Animali" di Orwell.
- Yubaba usa i poteri di Goku e trasforma il falso bebè uguale a Majin Bu in Giorgio Vanni, prima che esso si splitti nelle tre teste.
E ora basta, non voglio più sentire frasi tipo "ah, copia questo e copia cosà", vi ho già esposto una lista più che attendibile, ora parliamo del film!

Ora, so che il voto è piuttosto basso se messo in rapporto alla media, ma lo ammetto: il film non mi ha emozionato praticamente per niente, ma qua posso capire che sono io quello bizzarro…
- Già normalmente è abbastanza difficile che mi emozioni guardando un film o una serie.
- In più, il film in questione ha un'impostazione molto delicata sul come emozionare lo spettatore: non è quel film che, presentando una scena drammatica, ti costringe a piangere. Se da una parte apprezzo il suo evitare espedienti da lacrima facile, d'altra parte la sua "rotondità" lo rende un film poco compatibile col sottoscritto, che apprezza prodotti più "squadrati".
Messe subito in avanti le mani, non posso negare che sia un film molto buono, ma a mio modesto parere ben lontano dalla bellezza della Principessa Mononoke, guarda caso più "squadrato" in violenza e scene intense.
A livello tecnico i disegni raggiungono un dettaglio mai visto prima dallo Studio Ghibli e pure l'uso della CGI è notevolmente migliorato, di sicuro la presentazione è una vera gioia per gli occhi.
La storia non è altri che un percorso di crescita di Chihiro che lavora nel villaggio della vecchia condor (ecco qua l'arcano mistero svelato) aiutando pure le palline otaku sostenitrici di Faluggi.
Tralasciando la questione "emozioni" c'è stata una cosa che non mi è andata particolarmente giù, specie per un regista che ha sempre dedicato i suoi tempi per lo sviluppo dei personaggi: è un film veramente troppo veloce per ciò che doveva raccontare, non mi sorprendo che il progetto, sulla carta, doveva durare un'ora in più, ed è un peccato perché le idee c'erano tutte: personaggi carismatici, specie le due vecchie condor molto simpatiche, la qualità tecnica è al top, la recitazione è ottima, il percorso di crescita è rappresentato molto bene (Chihiro all'inizio non è la classica ragazza viziata, ma semplicemente una molto timida e che non crede in sé stessa, elementi che svaniranno grazie all'aiuto che offre ad altre persone che la ringraziano, rendendola più forte e autodeterminata) e il film fila che è un piacere; il problema è che pare un film a cui gli manca un qualcosa che faccia da collante ai vari eventi. Io stesso ero molto curioso di sapere qualcosa in più sul messaggio ambientalista e vedere come l'inquinamento si metta in relazione con questo mondo: la scena dove viene pulito lo spirito del fiume dalle cianfrusaglie è veramente forte a livello visivo e molto fig.a, purtroppo rimane solo un appendice che inizia e finisce lì. Oppure, altra scena che non ho compreso fino in fondo, è quella dove Chihiro-Sen deve salvare i genitori per portarli nel mondo terreno scegliendo tra un gruppo di maiali: la risposta (ovvero che "non sono presenti lì") non capisco in base a quale logica l'abbia scelta; ho capito che Chihiro è maturata, semmai non capisco perché Yubaba debba ingannare la protagonista con un bluff.

Poi, ripeto, magari sono io quello che ha perso i "pezzi per strada" arrivando a una conclusione superficiale (considerate che l'ho visto a notte fonda con un sonno arretrato assurdo, mi spiace, non potevo guardarlo in altri momenti per colpa dei vicini molesti), ma, considerando le potenzialità dell'opera e la mole di contenuti non indifferente, un'ora in più era necessaria e forse, addirittura, avrebbe reso quest'opera ancora più bella.
Nonostante il voto poco incoraggiante, lo consiglio fortemente perché è il film principale di Hayao che esprime, più di tutti, le sue tematiche cardine (volo, ambientalismo, personaggi femminili carismatici e percorso di crescita); inoltre, come detto, non annoia mai, risultando appetibile anche a un pubblico poco avvezzo all'animazione giapponese.