kowalsky 9 / 10 29/06/2007 22:37:45 » Rispondi Non può che farmi piacere una media tanto alta per un film difficile come questo... Bresson richiede molta partecipazione allo spettatore, ma sa ripagarlo con opere di grandissima intensità morale (a volte, sì, un pochetto rigorose). La semplicità di Au Hazard, la sua fotografia volutamente greve e spoglia, l'atmosfera cupa del film, ma soprattutto il magico rapporto tra la ragazzina e l'animale, in una sorta di empatia cosciente, tutte cose che vanno annoverate tra i più alti esempi di poesia cinematografica di sempre