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LA 25a ORA regia di Spike Lee

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_Hollow_     10 / 10  21/03/2015 00:22:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per i 58 anni di Spike Lee mi accorgo di non aver mai commentato uno dei suoi capolavori, se non IL capolavoro. E non scriverò molto di più, perché, come piacerebbe argomentare ai tizi della dichiarazione d'indipendenza, il fatto in questione è "self evident". Di per sé evidente. Basta uno sguardo a quella locandina per intuirlo. Basta arrivare alla fine di quelle due ore per esserne certi.
hghgg  21/03/2015 12:43:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un bellissimo film, però ne preferisco altri di Lee, altri più "grezzi". "Clockers" ad esempio è un gioiello sottovalutatissimo.
Scuderia2  21/03/2015 10:16:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alla fine di quelle 25 ore...;-)
_Hollow_  21/03/2015 17:05:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh si, di quelle 25 ore sarebbe stato più appropriato ...

Clockers è un gran film, e ce ne sono pure altri veramente belli, però questo è il film che più m'ha colpito.

Le inquadrature iniziali del salvataggio del cane, le passeggiate sempre con Doyle, certi dialoghi, la veduta di ground zero dalla finestra, il monologo allo specchio ... fino al poliziotto di colore che se ne esce con un "sono cazzzziiii".
E poi di nuovo la vista dei coreani e dei neri di Harlem dal finestrino a fine film, con la sequenza finale ... e in tutto questo m'ha colpito parecchio la "pulizia" e perfezione formale del film, quando da Spike Lee ti aspetti qualcosa di un po' più "sporco" ...
Oltre ai vari richiami cinematografici, che mi fan sempre piacere, come il poster di Nick Mano Fredda e il nome Monty da Montgomery Clift.
hghgg  21/03/2015 20:17:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti questo film segna la definitiva consacrazione dello Spike Lee maturo, diverso da quello grezzo e sporco di un tempo. Peccato che lo Spike Lee maturo abbia fatto un solo Grande film (questo) e poi si sia rincòglionito. Ciò nulla toglie a "La 25a Ora" che tra le tante cose è anche il primo grido malinconico e rabbioso a un tempo di una città ferita, nel profondo e questo lo vedi fin dalle emozionantissime sequenze iniziali, sui titoli di testa, lo vedi dalla scenografia e dalla fotografia che sa mostrarti quelle macerie come un pugno ben assestato al volto saprebbe farti saltare incisivi e canini. Un grande Spike Lee che giustamente per qualcuno può essere il miglior Lee. Per me no, ma sul podio ci sta di sicuro, insieme a "Clockers". Poi sono indeciso tra "Do the Right Thing" e "Jungle Fever" (che io adoro).