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LA 25a ORA regia di Spike Lee

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whereIsMyMind     8½ / 10  17/10/2011 22:59:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film dai molti spunti. Suggestiva questa fatidica 25a ora, quel tempo che tutti vorremmo, per rimediare agli errori compiuti nella nostra vita e ricominciare da capo.
Voglio soffermarmi in particolare sul gran monologo di Edward Norton (splendida interpretazione come al solito). C'è chi lo critica tutto, c'è chi ne critica una parte. Qualcuno non è contento quando sente parlare di chiesa e di Gesù, qualcun'altro di come vengono mostrati gli italiani di New York, o gli afroamericani che giocano a basket. 'Blasfemie', 'razzismo', 'volgarità'? Beh, permettetemi di dire che queste persone non ne hanno proprio capito il senso:
Critichiamo tutti, sappiamo prendercela con chiunque altro in qualsiasi situazione, è facile, è la cosa più comoda e semplice. Invece, ci siamo mai fermati a pensare come diamine siamo finiti in quella situazione? Abbiamo mai pensato che è stata tutta colpa nostra (le nostre scelte, ciò che abbiamo pensato e fatto)? Nella nostra vita così come, più in generale, nella vita sociale; quanti episodi di ignoranza che hanno portato ad etichettare determinati popoli, o addirittura la gente all'interno dello stesso Paese (solo perchè non vive in una determinata "zona") portando ad alcuni dei più gravi esempi di deviazione mentale dell'uomo antico e/o moderno, oppure nel secondo caso, all'impossibilità di progredire socialemente e di conseguenza anche economicamente e politicamente. In sostanza, dare la colpa a chi non ci piace, trovare un capro espiatorio per mancanza di autocritica e volontà è del tutto improduttivo e poco intelligente. Il contrario invece permetterebbe di "migliorare le cose".

Non sono stupito del fatto che gli americani non hanno molto apprezzato il film così come lo è stato in Europa. Spike Lee non solo fa vedere la città simbolo degli Stati Uniti ferita al cuore, ma dà a tutti gli americani una lezione morale di umiltà, rassegnazione e cerca di far suscitare una sorta di presa di coscienza affinchè tutti si accorgano degli errori commessi.