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LA 25a ORA regia di Spike Lee

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Travis2344     7½ / 10  20/09/2011 00:50:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un giorno un mio amico mi dice: " Ah conosci Philipp Seymour Hoffman?? BEh allora devi vedere la 25a ora, è un film straordinario " e cosi dopo qualche mese ho seguito il suo consiglio.

Non è stato certo Hoffman a colpirmi di questo film (nonostante comunque una buona prestazione) ma tutto l' apparato e soprattutto l' impronta che il regista ha saputo dare a questo film, un' impronta unica, un' impronta che lo rende suo...In Inside Man per esempio non c'era riuscito, qui si, il vecchio Spike si è fatto sentire.
Con questa pellicola Lee vuole comunicare qualcosa, un disagio, una situazione tragica, si puo vedere questa polemica macroscopicamente quando viene attaccato tutto il contesto sociale in cui si trova l' america oppure microscopicamente quando ci si cala nei panni di un uomo che, come pare voglia sottolineare il regista, si trova in una situazione tragica senza neanche rendersene conto, senza neanche che sia colpa sua, una vittima del sistema.
Un criminale che pur nella sua negatività ci viene presentato in maniera positiva, è questo che interpreta Edward Norton, che ricorda molto American History X in questa prestazione, riuscendo a far trasudare una grande umanità e rendendoci spettatori di una prestazione davvero strordinaria.

Molto da dire su questo film, che lascia un po spiazzati considerato l' enorme mole di temi affrontati, alcuni sfuggono alla lettura dello spettatore che comunque viene intrattenuto molto bene,la storia è interessante, non annoia mai e i momenti drammatici tengono con il fiato sospeso.

Il regista fa molto leva sulle inquadrature certe che trasmettono angoscia certe che vogliono far immedesimare lo spettatore certe volte a sottolineare una particolare azione ripetendo per un apio di volte la sequenza (spesso gli abbracci, interessante carattere distintivo del regista).

Non voglio dilungarmi oltre, la 25° ora è un film davvero ben fatto che ricostruisce perfettamente lo stato d' animo di un condannato e coinvolge lo spettatore al punto tale da empatizzarlo, gli do 7 1/2 solo perchè on mi ha entusiasmato molto, ma di qualità qui ce n'è tanta e un 8 forse se lo merita pienamente. Riconferma di Norton e per il sottoscritto grande sorpresa Lee in parte sconosciuto per il momento (che vergogna).


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