kowalsky 4 / 10 13/11/2006 19:58:01 » Rispondi Esulo dai pareri sul romanzo, poichè ammetto di non essere un grande ammiratore di Marquez, ma è certo che Rosi stravolge le cose con la fastidiosa sensazione di un modo tutto estetizzante (e occidentale) di guardare alla cultura latinoamericana. Non proprio "cronaca di una me.r.da annunciata", come suggerito dai terribili critici francesi, ma poco ci manca. Forse per via di quella fotografia così inutilmente suggestiva, per il ricorso al sublime che sfiora spesso e volentieri il kitsch (insopportabile la gita in barca della Muti con tanto di uccellini cinquettanti e raggi di sole), per il dramma che sfocia nel grottesco e nel parossistico smorzando la tensione del testo originario, e la presenza di attori piu' adatti al gossip che a recitare (Anthony Deilon in part.). Lo stesso Rupert Everett pecca di manierismo. Con questo film Rosi ha rovinato una nobile carriera e purtroppo, dopo, non si è mai fermato (lo scempio sulle pagine di Primo Levi, per esempio). La riforma delle pensioni dovrebbe valere anche per i registi di cinema, o sbaglio?