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TOMMY regia di Ken Russell

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ZanoDenis     9 / 10  12/01/2017 14:55:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Partendo dal presupposto che il mio voto è moolto di parte, perché l'album da cui è tratto il musical in questione è uno dei miei preferiti di sempre, per me siamo di fronte ad un film immenso. Lo metterei sicuramente tra i miei 2-3 musical preferiti ( solo Singing in the rain mi piace tanto quanto questo).

Ken Russell, genio visionario riesce a creare la perfetta trasposizione di un concept album che ha fatto la storia, film tutto cantato (e per fortuna bene, considerando chi sono gli attori principali) senza nemmeno un dialogo parlato, ma comunque molto semplice da seguire, ci catapulta immediatamente in un vero e proprio viaggio nella vita di Tommy, un bambino che in seguito ad un trauma è diventato sordo, cieco e stupido.
Pieno di sequenze estremamente disturbanti (stiamo parlando di un film che non farei mai vedere ad un bambino, nonostante non sia estremo, è comunque inquietantissimo in certe parti) tra traumi, dispetti subiti, e qualche momento di sincera felicità.
Le sequenze splendide si sprecano, grazie anche ad un cast eccezionale e ovviamente dei pezzi sublimi, se dovessi dirne 3 metterei senza dubbio Pinball Wizard cantata da Elton John, The acid queen cantata da Tina Turner (sequenza psichedelica come poche) e la straordinaria sequenza di Fiddle about, con protagonista un grottesco e tanto compianto Keith Moon, qui più stravagante che mai.
Il film non è però solo intrattenimento, oltre alla psichedelia vi è anche una potente critica sociale, diverse riflessioni, che magari vengono sovrastate da uno stile estremamente nero e autoironico, ma basti pensare alla parodia che si fa del culto religioso nella sequenza con Clapton vestito da prete (ma che cazz*o di cast c'è?) che venera le statue di Marylin.
Anche il personaggio di Tommy in se nasconde particolari significativi, dallo stesso trauma, che può sembrare quasi di natura omertosa, o comunque più in generale rappresentare un tipo di educazione che porta a non esprimersi come realmente si vuole, come se le convenzioni educative fossero un vero e proprio vincolo nel carattere dell'individuo.
Tra gli altri caratteristi abbiamo un Oliver Reed bravissimo, che interpreta il padre adottivo di Tommy, viscidissimo ed egoista, un piccolo cameo di Jack Nicholson nel ruolo dello psicologo, comparse random di Townshend e degli altri membri degli Who, specie nelle scene più corali, e nel ruolo di Tommy nientedimenoche lo stesso Daltrey, che appena inizia a cantare, non c'è ne è più per nessuno. SEEEEE MEEEEEEE, FEEEEEEL MEEEE, TOUCCHH MEEEEEEE, HEEEEEAAALL MEEEEEE.

Come se non bastasse, le immagini di Russell sono stupende. Musical totale.