kowalsky 8½ / 10 07/04/2010 00:28:54 » Rispondi Un'altro film straordinario di Elia Kazan, girato proprio in un periodo particolarmente difficile della sua vita privata (imputato nelle commissioni per le attività antiamericane di McCarthy) e proprio per questo ancora più coraggioso ed efficace. Un grande affresco epico e rivoluzionario insieme, sorretto da una fotografia eccellente e dalla magistrale prova di Marlon Brando, grandioso e bellissimo. Sicuramente da rivedere, ma senza cercare troppi punti di contatto con la contemporaneità (v. la magniloquenza denutrita del Che di Siodelbergh)
atticus 07/04/2010 01:04:07 » Rispondi Mi riprometto spesso di vederlo e rimedierò al più presto. Proprio oggi ho commentato uno dei film meno noti di Kazan, "Il compromesso", tratto da un suo romanzo autobiografico. Un film molto bello, mi permetto di consigliartelo!
KOMMANDOARDITI 07/04/2010 02:16:38 » Rispondi Accostare anche lontanamente il nome di Kazan a quello di un regista come Soderbergh, che dell'insipidità più banale ha fatto la sua missione di vita, mi appare un po' azzardato, anche un tantinello provocatorio...Sarebbe come scrivere su di uno stesso rigo di quaderno i nomi della Riefenstahl e di Renzo Martinelli....!!! Berresti mai champagne in un bicchiere dove prima era stato versato chinotto SanPellegrino?!? Perdona l'invettiva ma i minestroni non li ho mai digeriti.... Ci sentiamo camrada.