Goldust 7½ / 10 16/02/2015 14:39:21 » Rispondi Con "Sotto la sabbia" completo la trilogia del lutto di Ozon. Più riuscito e coinvolgente de "Il rifugio", più volutamente distaccato ed enfatico de "Il tempo che resta" ( che resta comunque il migliore del trittico ) il film galleggia tra le azioni, i ricordi, le prassi consolidate ed il travaglio interiore di una donna di mezza età alle prese con l'elaborazione di un lutto. La ( non ) presa di coscienza che ne consegue è il fulcro di un film cerebrale e indagatore, scientifico nella sua lentezza, cucito addosso all'intensità quasi dimessa di una Charlotte Rampling che ha la dote rara delle grandi attrici: sa recitare con gli occhi e con lo sguardo. Dopo la partenza ad handicap un altro tassello vincente nella carriera del regista.