Goldust 5½ / 10 09/06/2020 12:14:55 » Rispondi Una operazione più pruriginosa che interessante sulla parabola autodistruttiva dell'attore televisivo Bob Crane, sceneggiata con qualche libertà di troppo specialmente nella messa in scena del suo triste epilogo. Da un regista sensibile come Schrader ci si aspetterebbe un taglio meno voyeuristico della vicenda ed un approfondimento maggiore sulle dinamiche famigliari che i vizi pericolosi del protagonista inevitabilmente innesca; ed invece la pellicola procede con un accumulo di situazioni ora nostalgiche e divertenti verso il cinema ruspante degli anni '60, poi sempre più serie ed infine tragiche senza colpire mai veramente nel segno. Niente di miracoloso insomma e nulla da consigliare a tutti i costi, anche perchè Crane è stato un personaggio già al tempo non di primo piano ( per non dire sconosciuto ) alle nostre latitudini, figuriamoci ora. Nella parte del protagonista Kinnear è comunque molto bravo.