IL CODICE DA VINCI regia di Ron Howard

Alcuni piccoli accorgimenti per accorciare la trama sono apprezzabili, come la presenza di un solo criptex e qualche lieve modifica alla storia della bella Sophie.
Altre mi hanno lasciato a dir poco allibito. Esempio, Langdon diventa uno strenuo difensore non della buona fede della Chiesa, ma addirittura dell'infondatezza delle prove su cui lui stesso ha scritto il libro...
Ottima la figura di Silas, forse l'unico insieme a Teabing che sembra essere uscito pari pari dalle pagine di Brown.
Ma orribile la figura di Aringarosa, che nel libro alla fine risulta essere un'anima pia, caritatevole che ha ceduto alla paura, mentre nel film è una sorta di mostro massone senza scrupoli alle dipendenze della mostruosa Chiesa di Roma.
Come dire, la figura che nel libro faceva rivalutare la Chiesa, nel film è diventato il vero "cattivo".
Scelta che mi ha lasciato perplesso.