barbuti75 9 / 10 07/04/2011 08:54:50 » Rispondi Cinque disertori americani durante la fuga che dalla Francia li dovrebbe portare in Svizzera, trucidano per errore una colonna di compatrioti destinati ad assalire un treno tedesco e rubarne una testata nucleare. Si sostituiranno a loro per portare a termine l'impresa. Bella incursione di Castellari nel cinema di guerra: la trama pur risultando alle volte inverosimile e grottesca è funzionae a quello che il regista si propone: intrattenere. L'idea dell'antieroe già celebrata nel cinema americano della fine degli anni sessanta e portata a compimento dai vari Peckinpah, Siegel e compagnia, trova in Castellari una sorta di parodizzazione affettuosa che culmina nel trash senza però smembrarne il mito. L'esagerazione di alcune scene d'azione non fanno altro che enfatizzare l'atmosfera di entusiasmo generata dai protagonisti che ci portano all'interno della pellicola stessa. La celebrazione tarantiniana di questo film è puro vangelo e nel panorama cinematografico italiano di oggi manca proprio questo gusto del sapersi prendere un po' in giro. Probabilmente il miglior film di Castellari, ma probabilmente anche il miglior prodotto "di genere" mai realizzato in Italia. Imperdibile. CULT!
KOMMANDOARDITI 07/04/2011 10:04:25 » Rispondi Stavolta sei stato un po' troppo largo di manica :D Castellari ha girato pellicole di molto superiori a questa, pensa solo ai bellissimi IL GRANDE RACKET e KEOMA. Poi come "migliori prodotti di genere in Italia" ce ne sono a caterve, basta scorrersi le filmografie di Bava, Freda, Argento, Fulci, Lado, Dallamano, Lenzi, Martino, Di Leo, Festa Campanile, Corbucci, Leone, Bazzoni, Cavallone, Barilli, Deodato (soltanto un film di quest'ultimo), etc. etc. Vabbè, essendo probabilmente un neofita ti perdono ma la prossima volta sarò davvero inflessibile ;-)
P.S.: Scherzo naturalmente, ognuno giudica i film come meglio ritiene opportuno.
barbuti75 07/04/2011 16:46:47 » Rispondi Dai, alle volte bisogna assolutamente lasciarsi andare! :-) Ti dirò con sicerità che non ritengo il 9 un voto eccessivo. Sono un grande estimatore del cinema di Castellari, uno dei pochi registi italiani che ha saputo passare attraverso tutti i generi cinematografici senza nessun problema: dai bellissimi "spaghetti" al "poliziottesco" sino ad approdare all'avventuroso. Ritengo "Quel maledetto treno blindato" il film che più mi scalda l'animo essendo fatto e vissuto da antieroi del cinema come i vari Svensson, Williamson e il mitico Pergolani che purtroppo non si ripeterà più nem mondo del cinema se non con rare e sporadiche partecipazioni. Il grande racket e Keoma sono splendidi, ma altrettanto si potrebbe dire di Ammazzali tutti e torna solo (forse il suo spaghetti più bello), de "Gli occhi freddi della paura" (incursione nel gialllo), di "La polizia incrimina" (a livello del racket x me...indimenticabile l'inseguimento in macchina per le vie di Genova). Concludo felicemente sapendo che quando commenterò altri prodotti di genere (di cui sono belllo pieno) so che avrò un interlocutore serio e preparato con cui confrontare le mie idee :-)
PS : ovviamente ho recepito il clima cameratesco con cui mi hai voluto bacchettare per la mia eccessiva generosità :-D