Dolente 6½ / 10 20/12/2018 10:47:55 » Rispondi Indubbiamente derivativo dalle ben più famose pellicole di Carpenter e Polanski sul medesimo genere; quello che differenzia la pellicola dai suoi predecessori è un'indubbia rilettura del tema in chiave onirica: Soavi sfrutta un soggetto di Argento per dirigere - con indubbia capacità registica - un film che vive di immagini e suggestione visive ("La chiesa" non è distante da questa cifra stilistica). Alle volte si scade nella confusione o il trash involontario, vedi il coniglio che fa zapping o l'inquadratura di un canguro messo in posa nel quadro, ma effettivamente la pellicola merita la visione.