Ciumi 8 / 10 04/02/2011 11:48:56 » Rispondi L'immagine introduttiva del feto, avvolto nella placenta come in un velo funebre, dentro una bolla che è una bara immersa nel nulla, tra i vapori, e lo stacco al lampione tra le fronde squassate dal maltempo, è la sequenza forse più inquietante del film; che non tanto disturberà per le torture, quanto per i pensieri del protagonista, e di più forse per il sospetto del piacere sottile che il regista prova e invita a provare; nel dolore, carnale e psicologico, egli trova il suo eden, nella frusta il suo scettro, nel buio la sua illuminazione, nel mai-nato la sua ossessione di vita, nell'odio verso la donna feconda il suo amore. Ma non c'è qui quel gioco divertito della sofferenza che si troverà, per esempio, a mio parere in registi come Miike; qui c'è il riso isterico dell'angoscia, che i riflessi della pioggia proiettano sulle pareti spoglie, in un mondo sofferente e consapevole di essere sfocato. Una stanza buia, è tutto ciò che rimane dell'universo. Ma quando viene la luce, dalla memoria, investendo tutto l'orrendo presente, penetra l'animo in un luogo ancora più terrificante, e insostenibile all'occhio della mente.
bulldog 04/02/2011 12:07:12 » Rispondi Vedo che sei molto lucido ultimamente Maurì, passi dal Re Leone a Wakamatsu.
Ciumi 04/02/2011 12:15:10 » Rispondi Anche tu a vedere New moon, non devi stare benissimo in 'sto periodo.
bulldog 04/02/2011 12:27:03 » Rispondi Uh bellissimo, devi vederlo. Visto la sera del 24 dicembre su Sky a casa di parenti. Fantastico, straordinario, vai fidati.