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I CENTO PASSI regia di Marco Tullio Giordana

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Invia una mail all'autore del commento anthonyf     6½ / 10  13/06/2012 18:14:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avevo grandi aspettative, purtroppo quasi completamente deluse. Partirei col dire che non ho apprezzato molto la raffigurazione del protagonista: Impastato sarà stato un grande personaggio, ma qui è dipinto davvero male e la sua caratterizzazione, nonché quella di altri 'carachters', è semplicemente fredda e inconsistente. Se proprio vogliamo salvare il salvabile, citerei solo Sperandeo, che, comunque vada, col suo sguardo inesorabile e con la sua voce pastosa, rende benissimo il ruolo del mafioso siciliano. Per il resto... lasciamo stare. La trama, ovviamente, è troppo didascalica e per chi non ha vissuto in quegli anni, è estramamente difficile poter comprendere lo sfondo politico-sociale, nonché le diverse ideologie tra i personaggi. La regia di Marco Tullio Giordana è precisa, ma non basta a compattare degnamente la materia che si ha a disposizione (considerando poi il cast, con attori come Tidona e Sperandeo); di conseguenza le aspettative possono essere deluse e il risultato può essere un film denuncia, freddo e complesso, e ciò logicamente implica un po' di pesantezza.
Quindi, non mi sento di bocciarlo, mi prometterò a suo tempo una nuova visione, ma non lo consiglio affatto. Sul genere, ho visto di meglio (vedi "Alla luce del sole" o lo stesso "Il giorno della civetta").
Invia una mail all'autore del commento anthonyf  27/09/2012 19:12:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vado fiero di averlo voluto rivedere a distanza di un anno. Non so se è capitato a qualcun'altro, ma l'ho rivalutato in modo pazzesco. Mi è piaciuto da morire, mi sono immedesimato perfettamente nel contesto socio-politico e nei personaggi, altro che "freddi" e ca zz ate varie. E' un capolavoro "I cento passi", un film indimenticabile, che ti tocca l'anima e che ti rimane dentro. Le musiche del finale sono da brividi: la scena in bianco e nero sfocato, con la bara ricoperta di rose e tutta la gente che la segue, gridando: "Peppino, è vivo! E' morto insieme a noi! Le nostre idee, non moriranno mai!" è MERAVIGLIOSA. Gli attori sono incredibili: dei mostri sacri del cinema italiano. Lo Cascio fa paura per quanto è bravo, ma vogliamo parlare di Tony Sperandeo nei panni di Badalamenti, di Luigi M. Burruano che fa il padre (madò che intensità quando gli dice al figlio: "ONORA TUO PADRE!) e pure Andrea Tidona è magnifico nei panni del pittore Venuti.
Un capolavoro: VOTO 10, con tutto il cuore.