Chiudi finestraROAD HOUSE (2024) regia di Doug Liman
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Jumpy 
6 / 10 11/04/2024 19:56:37
» RispondiIl protagonista ce la mette tutta, davvero, grande attore, non lo trovavo male già dai tempi (ora lontanissimi) di Donnie Darko, ma il film nel complesso non supera il livello dell'originale. Se a suo tempo a compensare un filmetto così così e tamarrissimo, in perfetto stile anni '80, c'erano la presenza di Patrick Swayze e il cameo di Jeff Healey, ora non c'è nulla di particolare che sollevi un po' le sorti.
Resta la bravura di Gyllenhaal e le tamarrate, con un filo di ironia, ma che appaiono un po' fuori tempo, nemmeno le musiche (che in un film del genere dovrebbero essere vere coprotagoniste) restano impresse più di tanto.
camifilm 12/04/2024 00:11:19 » Rispondihai ben scritto bene
io mi aspettavo una colossale.... e invece mi ha divertito nei personaggi.
protagonista, bambina e il vero cattivone Conor McGregor (pugile arti marziali e campione vero) mi sono bastati per apprezzare il film
anche il finale ha un suo bel motivo
non ho apprezzato invece il locale in se che non ho ben individuato la struttura durante il film, alle volte capanna aperta, chiusa, boh... un road house strano che come però ho scritto io essendo in altro luogo non è più il PUB stile yankee del 80
la musica: in effetti Jeff Healey era un tocco ulteriore e poi Sam Elliott
ho trovato un buon remake
non ha rovinato nulla del passato
protagonisti diversi filosofia nell 80 e lottatore oggi
forse l'impostazione anche diversa sta qui
NEO che non sopporto e ci si dovrà abituare... leggere sotto il logo della MGM il nome di una azienda di vendita che coi film ci potrebbe marciare, questo anche cambia le impostazioni dell'a proposta artistica in generale.
Jumpy 12/04/2024 22:06:42 » Rispondimi aspettavo anch'io una roba inguardabile, son andato a fiducia vedendo Jake Gyllenhaal protagonista, che regge molto bene il ruolo e nel complesso, come film di puro intrattenimento chiassone, ci sta.
Nell'originale c'era una maggiore cura nel ricreare l'atmosfera usando musiche e ambientazione appropriate: negli anni '80 e '90 i locali con live music e after hours erano proprio così ed è sicuramente un valore aggiunto.