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BOB MARLEY: ONE LOVE regia di Reinaldo Marcus Green

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Mauro@Lanari     5 / 10  26/04/2024 03:51:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In un preciso e decisivo punto d'"Una stagione all'inferno", Rimbaud smette d'inseguire possibili vittimismi e ipotizza che l'origine dei problemi relazionali sia un fattore endogeno, qualcosa d'irrisolto e forse d'irrisolvibile che comincia da noi stessi. È l'incipit de "L'alchima del verbo", quando scrive "À moi" (https://books.google.it/?id=i_BPEAAAQBAJ&pg=PT22&dq=%22À+moi%22): l'arte e più in generale la cultura com'espressione autoanalitica del proprio insuccesso. Nei biopic su Hendrix, The Doors, Brian Wilson, The Beatles, Ian Curtis, The Police, Kurt Cobain, gl'Oasis, Elton John ecc. ciò emerge con più o meno evidenza, mentre nel film di Green (prodotto dalla famiglia del protagonista e dalla PlanB di Pitt) i demoni interiori di Marley, "Come pensano che io possa portare pace se non trovo neanche un po' di pace dentro di me?", vengono subito esorcizzati condividendo la risposta della moglie: "Tutte quelle prove sono la fonte della tua forza". D'altronde una delle tagline scelte afferma trionfalmente: "First he changed music. Then he changed the world". Almeno un recensore, Massimo Causo, gli ha dato ragione definendolo "illustrativo ma non agiografico, superficiale eppure onesto". Mi limito a pensare che la realtà non sarebbe diversa o addirittura migliore con gangia, dreadlock e Rastafari.
Mauro@Lanari  26/04/2024 07:31:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Correggo un concetto: Rimbaud non abbandona il vittimismo ma lo riformula: fin qui nulla e nessuno hanno mai dimostrato che la nostra intrinseca problematicità sia autodeterminata.
Mauro@Lanari  27/04/2024 01:23:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dalla lista andrebbero esclusi le band che si sciolsero per divergenze fra i membri (Beatles e Police), i musicisti emarginati per la loro diversità (Elton John e Freddie Mercury) e quelli afflitti da un'infanzia difficile o traumatica (Brian Wilson e appunto Bob Marley).