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LA GUERRA DI MARIO regia di Antonio Capuano

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  20/09/2007 13:45:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh ecco un'altro di quei film italiani che potevano essere (o sono stati) una vera e propria ipoteca per il futuro: un film che gioca (fortunatamente?) di sottrazione, ma rivela una realtà terribile, fatta di furti, sfruttamento minorile e pedofilia.
L'eccellente Capuano (v. anche Pianese Nunzio) si rivela un regista dalle doti non comuni: ha la capacità di un realismo sociale forte, duro, spesso intollerabile, ma mai gratuito e soprattutto spontaneamente (?) crudo.
Bravissimi tutti i ragazzini che lavorano nel film, capaci di recitare con naturalezza nei loro ruoli non facili
tatum  20/09/2007 13:54:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bravissimo, questo è un gran film.
Invia una mail all'autore del commento goat  20/09/2007 14:20:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma no, dai... è una denuncia talmente stereotipata da innervosire.
vuoi mettere con mery per sempre,ragazzi fuori, brutti sporchi e cattivi. amore tossico? quella è denuncia dura e pura, questo e spirito crocerossino plastificato.
tatum  20/09/2007 15:36:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il termine plastificato fa effetto ma non credo c'entri molto...
Cmq cinematograficamente parlando è fatto mooolto meglio
sia di "mari per sempre" in cui sono bravissimi i giovani attori
ma cavalca l'onda dell'epoca, e "amore tossico" anche questo
a volte scade nel banale. La reltà di un carcere minorile
e una siringa in una vena fanno effetto TROPPO facilmente
sul pubblico. E divengono dei cult frettolosamente...
Invia una mail all'autore del commento goat  20/09/2007 15:48:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
touchè :)
hai ragione, fa molto più effetto una siringa o un carcere. nonostante questo, io nei film che ti ho citato ho trovato quello che noto mancante nella guerra di mario: la disperazione sincera, per me indefettibile se si vuole mostrare il disagio che certamente il film in questione si prefigge di raccontare. mentre in quelle pellicole la paura e il dolore sono letteralmente urlati, nel film di capuano è tutto così sospeso, accennato, non in grado di toccare le corde emozionali dello spettatore.
io ero stato a una specie di premiere in cui lo presentavano e, credimi, non siamo stati in molti a stare seduti fino alla conclusione dell'opera...
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  20/09/2007 18:31:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Resta il fatto che è uno dei più bei film italiani: e personalmente mi pare proprio che eviti tutti gli stereotipi
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  20/09/2007 18:32:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spirito crocerossino, poi, neanche parlassi di una stupida fiction, dai... permettimi di dirlo