ferro84 5 / 10 22/09/2011 09:47:57 » Rispondi Fernando Meirelles mi hasempre coinvolto ed entusiasmato quindi mi sono avvicinato a questo film ben disposto e pieno di aspettative in gran parte deluse. A parte la storia di denuncia che può essere interessante, sebbene talmente generica da mancare di coraggio oltre che tratta da un romanzo, la vera debolezza del film è sia nella struttura narrativa che carismatica dei personaggi.
I protoagonisti sono mal interpretati a cominciare da un Ralph Finnes dalla perenne aria imbambolata e da una Rachel Weisz convincente ma non in stato di grazia. Il problema del film si possono riassumere in due punti fondamentali:
1) La scrittura dei personaggi come quella di Tessa Quayle idealista saccente che sa farsi odiare dai primi minuti, nonostante sia mossa dalle migliori intenzioni e a quella del marito che sembra fregarsene altamente di quello che combina la moglie sebbene vada a zonzo per l'Africa a fare la paladina dei poveri.
2)La struttura dei flashback rende la visione del film macchinosa, non aiuta l'immedesimazioni (che già con personaggi così antipatici è difficile) e appesantisce il tutto.
Lo stile risulta freddo, la tragedia arriva senza lasciar nessuna traccia emotiva ma ansi, essendo telefonata, la sia attende nella speranza che prima o poi accada qualcosa nel film. Buona solo la cura estetica che però in un contesto simile di scarso coinvolgimento fa aumentare l'idea di freddezza e di scolastica ricerca del bello. Sembra che Fernando Meirelles abbia scelto questo romanzo non tanto perchè avesse qualcosa da dire piuttosto per cavalcare l'onda del successo di City of God lasciandosi far mettere l'etichetta di regista impegnato . Poco ispirato.
anthonyf 22/09/2011 13:59:16 » Rispondi Posso essere d'accordo sul fatto che il film risulti abbastanza freddo ed anche non troppo ben diretto, (ognuno è libero di esprmere il proprio giudizio su un film), però, pur rispettando il tuo voto e il tuo commento, devo ammettere che lo spaccato che ha lasciato dell'Africa a me è piaciuto. Ciao ;)
La sequenze in cui i poliziotti africani fermano Justin (R. Fiennes) e Woodrow lo viene a prendere è davvero realistica... quando l'agente gli dice: "Lo sa in che territorio si trova, signor...? Come ha detto di chiamarsi?" e l'interlocutore (Woodrow) gli risponde seccamente: "E lei come si chiama?" è fenomenale. Ciao ;)