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THE CONSTANT GARDENER - LA COSPIRAZIONE regia di Fernando Meirelles

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stratoZ     6 / 10  13/01/2024 16:20:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

A mio parere un modesto film di denuncia, che non riesce a spiccare per uno sviluppo narrativo eccessivamente convenzionale e abbastanza telefonato, dopo comunque un discreto incipit, tra una narrazione frammentata che tende a creare un leggero distacco nella prima parte e una seconda parte che va a ricalcare i film d'inchiesta già esistenti.

La tematica è quella del grande colosso, in questo caso farmaceutico, protetto addirittura da istituzioni governative, che sfrutta la popolazione subsahariana, in condizione di povertà e con una scarsa disponibilità di medicine, per sperimentare il nuovo farmaco contro la tubercolosi, un'operazione in previsione delle epidemia di tubercolosi previste che in questo modo gli faranno fruttare soldi su soldi.

Il plot riguarda questa attivista, interpretata da una Rachel Weisz on fire che tenta di smascherare e denunciare questa attività ma fa una brutta fine perché molto scomoda a queste organizzazioni, il successivo sviluppo riguarda il tentativo del marito, interpretato da Ralph Fiennes, di scovare la verità, anche in merito alle supposizioni di infedeltà che la gente fa sulla moglie, qui vi è un brusco cambiamento del personaggio che da una relativa negligenza passa in prima linea in questa inchiesta. Lo sviluppo post omicidio verte sui soliti cliché dei film di denuncia, con quella sensazione di intoccabilità da parte di questi enti e il classico insabbiamento di tutto per non fare scoppiare scandali e tenersi buoni la stampa, una piramide nella quale è impossibile risalire alla cima perché troppo stratificata, una catena di cui non si conoscono i lati, il tutto in nome del lucro sulle persone.

Il film in certi punti tende ad avere dei momenti pietistici, con il coinvolgimento dei bambini, basti guardare la scena della fila per le cure o quella della bambina che non può salire sull'aereo.

Se non è di certo un film eccezionale narrativamente, quantomeno si difende molto bene a livello visivo, Meirelles fa un ottimo lavoro di regia con molte sequenze girate a mano che portano nel vivo dell'azione e la fotografia è molto buona nel mostrare gli splendidi paesaggi africani tra laghi, savana, foreste e via dicendo.

Un film sufficiente per Meirelles, abbastanza ridimensionato dopo l'ottimo "City of God"