cort 6½ / 10 17/03/2024 22:17:37 » Rispondi I primi 40 min sono stati una tortura, tra musica sempre "lamentosa" e crescita del personaggio traballante. Poi si passa ad una sceneggiatura più armonica e spesso comica(molti dialoghi li ho trovati ottimi e ben pensati), molte scene di sesso e rari vagheggiamenti filosofici. La regia e la fotografia più puntati al livello estetico che al enfatizzare la trama, in generale buoni ma non eccezzionali. La sceneggiatura traballa date le prerogative, forzate , contrastanti la realtà ma anche lo stesso mondo fantasy della pellicola(spoiler). Attori ottimi ma nulla di indimenticabile.
L'inserimento pregnante nel film del patiarcato crea un mondo distopico dove gli uomini sono tutti deboli o violenti(spesso entrambi) e l'inserimento pregnante del femminismo crea solo donne in cerca di liberazione dai tabu in modi curiosi ma che nei fatti si buttano in altre prigioni(prostituzione come pratica esperienziale e non come sfruttamento, libertinismo e distruzione delle regole sociali come cosa positiva) questo appiattisce le possibilità della trama dando risposte semplicistiche a problemi immensi, come il suicidio e infanticidio alla base della trama(colpa del patriarcato? o di una donna crudele?) o il dottore che vuole tenere imprigionata la figlia o vuole proteggerla(visto che avra 1 anno ed è in un corpo di adulto) e l'assistente innamorato a cui vengono imposte tutte le regole dagli altri e lui per debolezza le accetta e viene visto come esempio positivo, la rispostà è sempre patriarcato.