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LA SOCIETA' DELLA NEVE regia di Juan Antonio Bayona

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stratoZ     7 / 10  09/03/2024 16:26:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Discreto film di sopravvivenza tratto da una storia vera, non una novità per Bayona di cui avevo anche apprezzato The Impossible, torna al cinema dopo aver fatto il terzo capitolo di una saga che dal 2015 faccio finta non esista e lo fa con un risultato tutto sommato soddisfacente, non esente da difetti ma comunque efficace nel narrare la vicenda con una forte empatia e ricalcare la componente drammatica rispetto a quella nuda e cruda del film di sopravvivenza, poi il soggetto non sarà originalissimo, ne abbiamo visti in tutte le salse, dallo stesso "Alive" basato sulla stessa vicenda a situazioni simili in ambientazioni diverse, basti pensare a "Cast Away", "All is lost", "127 ore", "The way back" e andando anche in po' più lontano si possono inserire in questa lista anche film come "Gravity", "The Martian" o "Apollo 13", la cosa che accomuna tutti loro e quest'opera compresa è quella sensazione di dispersione nel nulla e la progressiva presa di consapevolezza che il tempo diventerà sempre più stringente, alcuni di questi film si concentrano proprio sulla tensione emotiva dettata dalla situazione estrema, altri, come quello in questione sulla carica drammatica, basata sullo shock che può provocare la tragedia, le implicazioni empatiche dei familiari e un senso di attaccamento ad ogni singolo carattere, "Society of the snow" prende la forma del dramma di sopravvivenza collettivo, non c'è l'uomo solo contro tutti, ci sono un manipolo di ragazzi che collaborano per riuscire a tornare a casa e alla tanto desiderata vita quotidiana, Bayona traspone tutto anche con una leggera patina e un buon lirismo, aumenta progressivamente la carica drammatica, crea dei dilemmi socioantropologici, come mostra la sofferta scelta di mangiare i compagni già morti per sopravvivere, riporta l'uomo ad uno stato brado ma rinuncia agli stereotipi filmici che spesso accomuna queste pellicole, facendo mantenere comunque una forte ragione e uno stato di collaborazione essenziale per la sopravvivenza.

È un buon lavoro, con una messa in scena di discreto livello e una gran bella ambientazione agorafobica nel bel mezzo delle Ande.