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LE STREGHE regia di Mauro Bolognini, Franco Rossi, Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, Vittorio De Sica

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elio91     7½ / 10  08/09/2010 16:07:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film collettivo fatto appositamente per la Mangano,qui unico filo conduttore di 5 vicende completamente slegate tra loro. In ogni segmento è lei la protagonista femminile anche se a volte messa in secondo piano come in quello di Pasolini,per quanto sia anche lì la vera protagonista femminile dell'episodio. Lei comunque è bravissima e recita magnificamente non facendo assomigliare nessuna di queste 5 donne uguale all'altra ma regalandoci un campionario di caratteri ora grotteschi,ora tragici sempre in linea col tono della storia in cui recita. Da segnalare anche per qualche perla qui e là,nell ordine:

La strega bruciata viva (Visconti)- voto 7
Tra ipocrisie e malignità,la vita tutt'altro che straordinaria di una diva nell'intimità tra delusioni e invidia. Molto buono ed efficace per quanto leggermente soporifero.

Senso civico (Bolognini)- voto 6
Velocissimo,forse troppo. Bravo Sordi ma questa vicenda non si fa ricordare per originalità.

La terra vista dalla luna (Pasolini)- voto 8
La cosa più riuscita di questa produzione. Pasolini è particolarmente ispirato e colorato,al vecchio (un Totò e un Davoli nuovamente padre e figlio come in Uccellacci e uccelini) aggiunge uno stile nuovo (colorato e comico quasi come un fumetto,irrealistico). Come in Uccellacci e uccellini la storia è una fiaba crudele in cui tutto,vite e morte, è sovvertito, e la morale sociale su cui Pasolini ci vuole far riflettere è tutt'altro che banale. Totò qui è strepitoso,forse la sua prova recitativa più autentica perché è al contempo comica e tragica come un clown perfetto.

La siciliana (Rossi)- voto 6,5
Per essendo un frammento velocissimo come quello diretto da Bolognini,è tuttavia più riuscito di quest'ultimo. Gli stereotipi del sud tra tragedia ed onore vista con occhi ironici e quasi spietati.

Una serata come la altre (De Sica)- voto 7,5
De Sica ci propone una moglie stanca e annoiata e una crisi "normale" di un rapporto di coppia oramai sempre uguale a sè stesso. Molto onirico e felliniano,naturalmente,con un Eastwood non pistolero soprendentemente più che credibile senza poncho e cappello.