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LE STREGHE regia di Mauro Bolognini, Franco Rossi, Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, Vittorio De Sica

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Invia una mail all'autore del commento emmepi8     7½ / 10  20/02/2007 09:26:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In onore di Silvana Mangano, e lei si fa onore e non poco, ma certamente la scelta, il montaggio degli episodi non fa onore a De Laurentis, che ha anche delle belle idee, ma che poi si perde per strada, e le sue produzioni sono piene di passi falsi, un vero spreco. C'è qualcosa in questo produttore che ad un certo momento interviene e compromette il progetto. Qui l'idea era buona, è vero che venivamo da un periodo gonfio di films ad episodi al femminile, e quasi sempre male amalgamati, o almeno sprecati con una partecipazione gonfia di nomi; qui la situazione si prestava meglio sia al fatto che era una sola attice ad interpretarli, e sia che lo spunto delle Streghe non era male: non è stato così. Abbiamo un primo episodio di Visconti, che certamente era destinato ad esere un film completo, visto le dimensioni stesse del cast, una coppia di sceneggiatori, a dire poco, insolita come Zavattini e Patroni Griffi, il tema era ottimo ed in alcuni momenti fulminante (siamo delle povere disgraziate, io la Loren, la Bardot, la Taylor ect..; o la spogliazione della diva svenuta), ma ne viene fuori solo un bozzetto approssimato e tagliato male, si vede che mancano alcune parti; un fatto positivo c'è stato, l'incontro di Visconti con la Mangano. L'episodio di Bolognini, si approfitta di Sordi per inscenare una tipologia di commedia all'italiana, dove emerge (e chi ne poteva dubitare??) Sordi in particolare, lasciando solo il finale, o quasi, alla Mangano. L'episodio di Pasolini (anche questo ha contribuito all'incontro con la Mangano per fare cose più che belle!) è quello che ci fa volare in un mondo naif e che il titolo stesso ci suggerisce: La Terra Vista dalla Luna. L'episodio di Rossi dà la possibilità alla Mangano di andare oltre le sue corde, che molto spesso sono state imbrigliate dalla intellettualità, mentre qui dimostra una vena diversa , che forse in un episodio piccolo così è stata dimenticata, ma che riguardandola deve essere rivalutata. De Sica, si avvale di Zavattini per fare un ritratto tutto introspettivo di una casalinga defraudata della sua femminilità, e che cerca di scacciare con la sua fantasia, qui la vena è molto surreale, cosa abbastanza insolita sia per il regista che per lo scenggiatore, e appare con atmosfere felliniana, senza tanta vergogna; da ricordare l'intervento di Eastwood, in ruolo ad oc. Un ricordo dovuto alla fotografia di Rotunno, davvero eccezionale (anche se la copia vista non gli rende molta giustizia) ed hai costumi di Piero Tosi davvero bellissimi ed in tema
DE Sica:Una regia abbastanza fuori dalle sue corde, come si è fatto apensare alui per questo?
Visconti:Interessante e "bruciante" episodio, dove De Laurentis si è senz'altro riconosciuto(ma non solo lui!!!) e di conseguenza è intervenuto; infatti la collaborazione con Visconti è stata l'unica
Pasolini: La sua poeticità viene fuori, non tradendo assolutamente il suo mondo ed inserendo la Mangano in questo, cosa non facile
Bolognini:Episodio di commedia all'italiana abbastanza ovvio
Rossi: episodio diverso che è basato tutto sul concetto di intepretazione della Mangano
Silvana Mangano:Una gamma di personaggi che le hanno dato diverse possibilità e che lei ha saputo prendersi, peccato che il marito ha tagliato e cucito senza criterio