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GANGSTER STORY regia di Arthur Penn

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elio91     8½ / 10  09/06/2011 10:28:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Condito da una violenza grafica rivoluzionaria per le major americane di allora,la vera storia di Bonnie e Clyde è ancora oggi una delle più conosciute ed è entrata nel mito americano. Esattamente ciò che fece questo ottimo lavoro di stampo gangster,elevare a miti ed antieroi assoluti i due rapinatori di banche innamorati ma con un linguaggio che si allontana continuamente da qualsiasi tentativo di rendere epico qualunque cosa che li riguardi.
I due sono ritratti come dei ragazzini che vogliono solo vivere la vita a cento all'ora,divertirsi; la vita degli altri non ha importanza per loro e il rapinare banche non è altro che un grande modo di rendere la loro vita degna di essere vissuta,sempre sul filo del rasoio.
Anticonformista anche nello svolgimento della storia d'amore tra i due protagonisti,ovviamente il perno centrale di un film dedito all'epicureismo e al carpe diem sfrenato dei due; si innamorano senza pensarci due volte ma il loro rapporto cresce lentamente attraverso le provocazioni della stupenda Dunaway e la riluttanza al rapporto (ma sessuale) di Beatty.
Ha una strana potenza giovanile e di furore ancora oggi dopo tutti questi anni e non stupisce che all'epoca abbia rappresentato un evoluzione fondamentale per il cinema americano. Il linguaggio è quello della nouvelle vague ma tecnicamente rimane ineccepibile,senza un attimo di respiro dall'inizio alla fine: inseguimenti,sparatorie,violenza e la sensualità clamorosa della Dunaway sin dalla prima stupenda sequenza fino all'ultima,famosissima ormai,sono cinema allo stato puro che allontana ogni ricerca di voler mitizzare queste due figure che in ogni caso,oggi,sono dei miti.
Grandioso Hackman e c'è anche Wilder in una particina significativa.