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ASSASSINIO A VENEZIA regia di Kenneth Branagh

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Mauro@Lanari     6½ / 10  05/11/2023 22:39:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se Branagh fosse stato interessato a un film giallo con venature dark, allora avrebbe ragione chi considera pietoso sia il whodunit che l'atmosfera horror. Quando nel cast vien'inserita un'attrice ormai specializzata nel ruolo della cattiva, la soluzione al caso è già data in partenza. Inoltre fotografia e inquadrature sono banalmente gotiche, espressioniste, romanticamente lugubri e giustificate dall'avvelenamento allucinatorio, mentre da "Shining" sappiamo come si possa generare un clima perturbante anche da una forma antitetica. Però c'è una sottotraccia che diventa prevalente, un "period drama" postbellico ch'abbandona l'area attigua a Conan Doyle e Poe per trasferirsi nei paraggi di Baudelaire e d'un maledettistico "malheur" ferocemente anti "family-friendly", come se il regista avesse celato dietro le maschere di Christie e Poirot l'altro suo referente, Shakespeare con una delle sue epiche tragedie fra consanguinei.
Mauro@Lanari  06/11/2023 08:43:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pardòn: meglio "soluzione del caso".