The Gaunt 7½ / 10 02/11/2023 16:01:06 » Rispondi Il soggetto di Talk to me è piuttosto basico e stringato, non certo brillante per originalità, ma da questa semplice traccia i due esordienti registi operano delle buone varianti e dietro la macchina da presa non sono certo dei dilettanti, vedasi il piano sequenza del prologo. Tutto ruota intorno alla possessione spiritica nel quale la mano imbalsamata funge porta da aprire e chiudere per 90 secondi. I registi tolgono ogni caratteristica gotica al fenomeno della possessione per diventare un gioco social di puro intrattenimento e divertimento. Possessione usa e getta per il consumo di giovani millenial attratti da sensazioni forti. Non si deve profanare il sonno dei morti, titolava un vecchio film horror, perché potrebbero girargli parecchio. E gli girano. Per circa la metà del film il tono non si può certo definire scanzonato, ma indubbiamente è leggero, ma dopo la svolta tutto prende una piega molto più cupa e minacciosa. Talk to me non è un film spaventoso, ma inquieta. Soprattutto è un film che tira dritto senza preoccuparsi tanto degli ostacoli. Come la protagonista, sei risucchiato in un incubo dove non riesci a trovare il modo di uscirne, causa anche un lutto non ancora elaborato per la morte della madre. Un prodotto di qualità che merita la visione sostenuto da un cast dove a parte la Otto, unica attrice conosciuta dal sottoscritto, c'è un gruppo giovani esordienti molto in gamba, specialmente la Wilde, ottima protagonista.