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MISSION: IMPOSSIBLE - DEAD RECKONING - PARTE UNO regia di Christopher McQuarrie

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stratoZ     6 / 10  13/07/2023 14:19:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Al netto di qualche bella scenetta, l'ho trovato un passo indietro rispetto ai due precedenti validi capitoli come "Rogue nation" e "Fallout", il primo non lo tengo neanche in considerazione perché con la regia di De Palma si vince troppo facile.

Dead Reckoning gode di un plot interessante, più semplice di quanto possa sembrare inizialmente, il problema è che vi è una dilatazione eccessiva di tutto, son quasi tre ore per una sceneggiatura che stava bene in un'ora e quaranta.

Facilmente divisibile in tre atti: Roma, Venezia e Treno.

A Roma è tutto ridondante, praticamente si inseguono per un'ora investendo macchine e motorini a caso e ogni tanto qualche tavolino fuori perché siamo in Italia, e poi ripropongono la stessa gag di lei che non sa guidare bene la macchina per quindici volte, credo sia la parte più brutta del film.

A Venezia migliora parecchio, sarà la scenografia che fa da contorno, sarà la foschia presente tra i vicoletti marci, sarà che effettivamente succede qualcosa di più sentito, tra l'incontro tra Ethan e Gabriel e quello successivo tra Gabriel e Ilsa, vi è un coinvolgimento empatico maggiore considerati anche vecchi demoni che riemergono, comunque questa parte mi ha fatto venire voglia di rivedere "Don't look now" di Roeg, mannaggia quanto è bella Venezia.

Nel treno, che sarebbe poi l'Orient Express, parte bene, col mascheramento di Grace che prende il posto della Vedova bianca che dovrebbe concludere l'affare, la tensione si sente abbastanza e si mantiene tutto sommato ad alti livelli.
Poi entra in gioco Ethan (tra l'altro con la solita coincidenza forzatissima che arriva un millesimo di secondo prima che sparino a Grace ma vabbè) e fa un casino e si ritorna ad una situazione simile a quella di Roma con la parte finale in cui cascano qualche venticinque binari del treno consecutivamente nel burrone e lui e lei arrivano a saltare sempre un secondo prima, avessi io un po' della fortuna loro.

Si aggiungono varie scenette di contorno, ben più corte ma comunque funzionali alla progressione della trama, tra l'aeroporto, il sottomarino, gli uffici del quartier generale, fatti perlopiù di dialoghi sull'entità, che secondo me è un bel villain, non troppo originale (nello spionaggio non ricordo altri casi del genere, nella fantascienza ne siamo pieni) ma così astratto da dare una sensazione di missione impossibile sul serio.

In definitiva è da sufficienza, si trascina delle ovvietà e delle forzature tipiche del genere, la regia è meh, nel senso non è terribile ma quando accelera e spacca tutto rischi qualche giramento di testa.