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I, ZOMBIE regia di Andrew Parkinson

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liu_mi     8 / 10  13/02/2006 14:17:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Horror decisamente atipico, rispetto ai filmoni fracassoni stile videogame, intimista e melanconico, con rimandi kafkiani. il film segue passo passo, con lucida freddezza, la trasformazione di un ragazzo qualunque in zombie. girato in stile quasi documentaristico, di produzione indipendente, con voce off nei momenti di soggettiva e con intramezzi di piccole interviste della fidanzata del ragazzo e degli amici (il regista è uno degli amici) che alleggeriscono e spezzano il ritmo narrativo, il film non è particolarmente originale o innovativo, ma mantiene bene la tensione senza scadere troppo nel patetico, e vista la storia è un vero miracolo. la novità principale sta nel fatto che il protagonista stesso diventa uno zombie, e questo processo sembra voler simboleggiare, estremizzandoli, gli effetti devanstanti di una malattia terminale sulla vita di una persona qualsiasi.
è girato tra Londra e Brighton. il regista è anche produttore, sceneggiatore, e compositore delle musiche.
il film vaglia tutte le possibili emozioni umane che si possono provare in un momento così estremo, accentuate dalla considerazione che il ragazzo è una persona qualunque, con una vita qualunque, a cui accade un fatto imprevisto che gli sconvolge la vita. prende incosapevole la decisione di staccarsi da tutto quello che lo legava alla sua vita di prima e di isolarsi. per nutrirsi si trasforma in un involontario serial killer, piuttosto metodico e organizzato, ma su cui pesano i sensi di colpa di chi uccide per necessità.
parallelamente alla sua storia vengono presentati piccoli frammenti della vita della fidanzata che, dopo la sua improvvisa scomparsa, si è rifatta una vita. lentamente la sua vita precedente lo dimentica mentre lui sente fortissima la nostalgia degli affetti e dei ricordi. questi ricordi si fondono con la realtà trasformandola in un sogno allucinato, che si fonde con l'estrema solitudine e disperazione dell'emarginato in quella sua condizione senza speranza.
gli effetti speciali sono molto curati ed in alcune occasioni impressionati, perchè inseriti nei momenti di massimo patetismo della storia senza nessun tentativo di stupire o impressionare a tutti i costi.
sconsigliato a chi è depresso!!!
Invia una mail all'autore del commento goat  06/04/2006 14:23:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
che bel commento,questo film mi manca ma mi hai intrippato,quindi provvederò subito a colmare questa lacuna!