Thorondir 8 / 10 19/02/2016 18:15:32 » Rispondi Il percorso di distruzione dei generi che Penn aveva già intrapreso in passato, quì continua nel filone del noir: all'acme della sconfitta in Vietnam, Hackman è il riflesso indistinto e opaco degli Stati Uniti che affondano. Penn lavora di nuovo su due livelli (come già con Marlon Brando in "La caccia"): quello professionale e quello intimamente privato. Hackman è un uomo solo quasi senza saperlo e per raggiungere una felicità privata effimera sa di dover abbandonare il proprio lavoro. Non si può avere tutto, ma lui non avrà nulla, in un finale che è asettico e secco alla solita maniera di Penn. Non c'è forse l'afflato epico di "Gangster story" e non c'è neanche la potenza politica di un film come "The chase", ma anche nel thriller/noir, Penn ha dimostrato di saper scavalcare gli steccati rimettendo in discussione personaggi e archetipi narrativi.