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PRIGIONE 77 regia di Alberto Rodríguez

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Mauro@Lanari     5 / 10  27/09/2023 00:48:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho idea di come si possa definire duro, durissimo un prison movie in cui il regista ha scelto di surrogare sistematicamente la visione delle conseguenze psicofisiche dei maltrattamenti subiti o autoinflitti per protesta coi dialoghi e le descrizioni verbali: "I vestiti sono pieni d'insetti", "Hai un ascesso", "Ti vedo pallido e dimagrito", "Non stringermi forte poiché l'operazione chirurgica è ancora fresca", "Stiamo già facendo lo sciopero della fame con quel poco che ci danno da mangiare". I segni dei reiterati manganellamenti? Il decorso prognostico delle braccia grondanti sangue? Il risultato è un automatico ridimensionamento dei sacrifici costati ai detenuti per ottenere il riconoscimento dei loro diritti nella Spagna post-franchista. Rodríguez è anche frettoloso nel descrivere sia la differenza tra i vari gruppi di prigionieri, soprattutto con quelli del braccio 6, sia l'ingresso dell'uso d'eroina fra i nuovi reclusi. Il film più fiacco nel suo genere.