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BARBIE regia di Greta Gerwig

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Mauro@Lanari     4½ / 10  14/09/2023 00:15:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non lo so e non m'interessa saperlo: forse i primi modelli di Barbie saranno stati progettati secondo ideali maschilisti, poi però la Mattel ha proseguito coi sondaggi di mercato e n'è venuta fuori Barbieland, un matriarcato con Ken quale accessorio. Se nel film lui si ribella importando dalla realtà il patriarcato, una Barbie ormai emancipata propone d'oltrepassare il distopico dualismo con l'autodeterminazione: vale a dire? Come per Pinocchio, dismettere il ruolo di bambole o burattini e decidere da sé il proprio destino? Qualcosa del tipo "diventa ciò che sei dop'averlo scoperto?" Per fortuna Dick non era ingenuo quanto Collodi e ci lascia col dubbio che Deckard sia a sua volta un replicante. La Scolastica distingueva un "ens a se", l'aseità dell'autogenerazione eterna, da un "ens ab alio", l'abalietà di qualunque entità cosmica creata o procreata, comunque sia la cui indole è stata decisa da altro/-i. C'è chi conosce anche un solo esempio di "causa sui", e comunque questo sarebbe sufficiente a garantirne la bontà valoriale? Non hanno provato a realizzarsi pure tutt'i despoti e i tiranni? Gerwig e il compagno pensano di cavarsela con una visita ginecologica: buffonata. Incapaci d'ammettere i loro limiti, non hanno saputo accontentarsi d'una divertente parodia di "2001", "The Matrix" (la scelta fra i due tipi di scarpe), "The Truman Show", "Forrest Gump", "Singin' in the Rain", "Grease", "Orgoglio e pregiudizio". Allora preferisco i Meat Puppets o i circa 5 minuti e 18 secondi d'Howard Greenhalgh quando quasi 3 decenni fa, nel giugno del 1994, diresse il video di "Black Hole Sun" dei Soundgarden (https://www.youtube.com/watch?v=3mbBbFH9fAg) contr'ogni forma d'alienazione.