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PEARL HARBOR regia di Michael Bay

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scantia     4½ / 10  01/02/2014 01:18:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bay con un filmaccio apparentemente innocuo spazza via circa 15 anni di cinematografia contemporanea.
Tutta la New Hollywood coscienza critica del cinema americano, Soldato Blu, Il Cacciatore, Piccolo Grande Uomo, tutto sembra non essere mai esistito. Si ritorna al western degli indiani barbari e violenti, si recupera quel filo conduttore che va da Berretti Verdi a Rocky IV, bypassando gran parte di quel contesto culturale che copre grosso modo gli anni 60/70.
Il risultato è un'opera ipocritamente mascherata da film storico, banale e retorica che approfitta di una banalissima storia d'amore per intrattenere lo spettatore con un sentimentalismo più scontato di un Harmony respinto dall'editore, ma gli aspetti peggiori sono nell'ideologia stantia, nell'irritante propaganda sciovinista, nei contenuti falsi.
Dal punto di vista tecnico una fotografia digitale, fredda, plastificata rispecchia fedelmente il livello di realismo: un esercito di fotomodelli e fotomodelle che parlano per frasi fatte, vivono drammi, soffrono e muoiono per la patria. Di contro dovrebbe esserci una popolazione giapponese che allo stesso modo piange, sanguina e muore sotto le bombe, ma questo possiamo solo immaginarlo: Bay nel suo manicheismo esasperante non ritiene necessario umanizzare il cattivo facendoci partecipi delle sue sofferenze.
Brutto perchè brutte erano le intenzioni, sciatto anche nella colonna sonora (che per altro nel tema del riscatto ricorda la beatlesiana If I Fell) un'involuzione senza appello, un ritorno all'estetica da guerra fredda, anti-storico sotto ogni punto di vista.
hghgg  01/02/2014 10:42:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Tutta la New Hollywood coscienza critica del cinema americano, Soldato Blu, Il Cacciatore, Piccolo Grande Uomo, tutto sembra non essere mai esistito" Tu non puoi vedermi, ma io ti sto applaudendo commosso. Purtroppo è vero, quei capolavori restano fortunatamente, la New Hollywood resta in ciò che ha prodotto ed ancora oggi è attuale, ma nelle generazioni odierne di cineasti pochissime volte viene ricordata quella lezione. Hollywood ha ripreso a dominare. Poi vabè, Bay è un po' un caso limite eh, credo sia uno dei peggiori registi di tutti i tempi, insomma anche oggi di meglio ce n'è per fortuna.