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BELLO, ONESTO, EMIGRATO AUSTRALIA SPOSEREBBE COMPAESANA ILLIBATA regia di Luigi Zampa

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ZanoDenis     8 / 10  10/12/2015 19:27:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un po dimenticato, spesso messo in disparte, considerato un film minore del celebrissimo filone "commedia all'italiana" questo è un piccolo gioiellino di Zampa, e una delle tante grandi interpetazioni di Sordi.
Dal titolo lunghissimo, che non ricordo nemmeno adesso, è una delle commedie più pessimiste, deprimenti, riflessive e spietate che siano mai state girate. Tutto il film è avvolto in un apparente stato di ironia e buoni sentimenti, ma scavando poco poco si arriva a percepire tutt'altro.

E' la storia di Amedeo, un italiano emigrato in Australia per cercare fortuna, con un lavoro modesto, tanta voglia di riscattarsi e con un bisogno esasperato di trovare moglie. Dopo tanti tentativi andati a vuoto, decide di fare qualche trucchetto per riuscire a sposare una bella donna.
Una volta che la donna direttamente dall'Italia arriva in Australia incomincia un vero e proprio viaggio nella disperazione e nelle speranze di entrambi.
Personaggi tratteggiati perfettamente, Sordi è un vero e proprio italiano medio, che si sente di aver fallito in patria ed è andato a cercare successo all'estero, ottentendo però risultati esiguissimi, trovando un lavoro in cui viene sfruttato, e a differenza della patria, è anche solo, un uomo senza affetti familiari, solo con una madre che mantiene a distanza, un'emblema di disperazione e solitudine. In tutto questo, il grande Albertone, riesce a far provare una grandissima empatia allo spettatore, sul suo viso vi è sempre quell'espressione agrodolce, quasi leopardiana, che percepisce il male di vivere, ma lo affronta con una risata, quasi a rassegnarsi. Grandissimo.
Il personaggio interpretato dalla Cardinale è altrettanto ben tratteggiato, una bella donna si, ma sostanzialmente fallita e senza ambizioni che non siano trovare un marito ricco che possa tirarla fuori dalla sua terribile situazione in Italia (prostituzione). Inizialmente dall'espetto permaloso e egocentrico, pian piano, durante il viaggio e anche oltre inizierà a scoprirsi pure lei, rivelando i suoi punti deboli e le sue necessità.
Durante tutto il film vi sono spunti riflessivi interessantissimi, un po su tutto, specie sulla situazione sociale, sfruttamento, voglia di rivincita e affetti familiari, il tutto è trattato nel modo più cinico possibile, tra una gag e l'altra il grande Albertone ci da in pasto diversi bocconi amari, riuscendo a spostare l'attenzione dello spettatore non tanto alla gag in se, ma alla riflessione che porta, in tutta la sua crudezza, lo spettatore viene trasportato in una vera e propria storia di miseria e disperazione. Tutti questi elementi sono perfettamente coerenti col filone a cui appartengono, e inevitabilmente, come in tutte le commedie del filone, la sorte non sarà mai dal lato del protagonista. Mai.
Anche il finale si fa valere molto bene, ed è coerente col resto del film, è un lieto fine soltanto apparente, che in realtà mostra a cosa può portare la disperazione. I protagonisti non saranno mai realmente soddisfatti, non avranno mai una vita come sognano, ma si arrangiano e tappano qualche buco con l'affetto del partner.
Una particolare menzione per la colonna sonora, molto carina e a tema ironico-sarcastico che si sposa perfettamente con il film.

Un gioiellino.