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GRUPPO DI FAMIGLIA IN UN INTERNO regia di Luchino Visconti

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7½ / 10  16/04/2013 20:29:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nelle ultime opere Visconti manifesta una chiara identificazione con il protagonista suo alter ego in scena, inequivocabile nel Bogarde di 'Morte a Venezia' tanto quanto il Lancaster di 'Gruppo di famiglia in un interno' alienato alla travagliata società moderna nel post '68 rifugge nella sua solitudine, tra un ricordo sbiadito di sua madre e sua moglie asseconda un contatto con la nuova generazione pur restando impenetrabile ad essa, comprenderà il movimentista Berger e si specchierà nelle sue analogie, sin dalla passione verso la pittura non consumata a causa del movimento, ai compromessi di Konrad ormai disilluso dai propositi del movimento. Porta avanti il fil rouge del decadentismo nobiliare qui espressa simmetricamente sulla vecchia (asociale diffidente verso una realtà studentesca ritenuta anarchica e ribelle) e nuova (incivile e artisticamente regressa) generazione.