wega 6 / 10 18/09/2008 10:12:32 » Rispondi Dopo un capolavoro del calibro di "Ludwig", si rimane un po' perplessi di fronte a questa penultima opera -dell' anno successivo appena- di Luchino Visconti. Secondo me è la pellicola meno emozionante, e meno sentita dallo stesso regista. La storia di un intellettuale che, forse un po' per il bisogno d' amicizia, un po' per la famiglia che non ha mai avuto e sempre voluto, si ritrova ad essere quasi inerme di fronte all' intromissione nella propria vita di borghesi dalla condotta decisamente ambigua. La storia è senza nervo, manca quel compiacimento a cui ci ha abituati nella trilogia decadentistica, Berger è sempre perfetto per quell' avvertimento di una omosessualità latente anche nel personaggio di Lancaster. Non ci sono vere emozioni.