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AIR - LA STORIA DEL GRANDE SALTO regia di Ben Affleck

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Mauro@Lanari     5 / 10  14/05/2023 02:20:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Affleck e Damon hanno già vinto un Oscar alla miglior sceneggiatura originale nel '98, quando Ben era 25enne e Matt 27enne. Oggi, col doppio dell'età, hanno voluto puntare s'una storia più adulta. A loro non frega nulla dello sports drama ma neppure di raccontare il successo della Nike, quanto semmai il modo in cui esso è stato ottenuto. Basterebbero i titoli d'alcuni brani inseriti nella colonna sonora per comprenderlo: "Money for Nothing" (Dire Straits '85), "Born in the U.S.A." col testo spiegato durante il film, e "Love on a Real Train" non perché un fantastico pezzo dei Tangerine Dream ma perché, come scritto sui titoli di coda (https://i.imgur.com/bVZXDc4.png), è la versione presa dall'OST di "Risky Business" (Paul Brickman '83): https://music.youtube.com/watch?v=sBhB9gAM1J4. "Air" celebra una contrapposizione quasi incomprensibile a chi nel Vecchio Continente ha avuto la possibilità d'esperire il welfare garantito dalla socialdemocrazia: quella fra il neoliberismo di Reagan e quello d'Obama (in Gran Bretagna: fra Thatcher e Blair). Agendo in conformità con la 2a tipologia, avrebbero salvato il mondo nientemeno che dal "1984" orwelliano (mostrato nella sequenza d'apertura quando Ridley Scott lo usò per il lancio pubblicitario del Macintosh: https://youtu.be/X6BTTi63XeM). I due amici si sono fatti anche narrativamente più pesanti: abolita qualsiasi scena d'azione, l'intero lungometraggio prov'a reggersi sulle parole imitando una scrittura stile Sorkin, piuttosto soporifera.