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MIA regia di Ivano De Matteo

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     5 / 10  11/04/2023 01:12:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A volte vorresti esaltare un film che colpisce così forte con le sue tematiche, ma non ce la faccio. Il nuovo film di Di Matteo, esaltato dalla pigrizia di massa di certa critica, sono contento di averlo visto, ma è scritto male mal diretto antitetico alle sue buone intenzioni. I piedi in due scarpe, il modello non dichiarato è "La stanza del figlio" e da lì non ci si sposta, la protagonista una "normale" teenager all'americana (in Italy) dove le figure femminili sembrano vivere nell'idillio dorato e doveroso del "quel che le donne non dicono" (perché giusto così?) quindi l'importante è sognare un amore profondo senza essere infrante (?!) dal dominio maschilista, che pure si accetta... Di Leo offre un'ottima prova almeno fino a quando non strasborda diventando una macchietta vendicativa (o remissiva?). Se poi il nome della ragazza doveva essere una metafora contro il possesso delle persone, oh poveri noi... Ce ne passano di anni in Italia prima di vedere un Ken Loach o un Kaurismaki. Tutto sbagliato tutto qualunquista tutto remunerativo dai genitori che scopano al padre tiepido che diventa cane di paglia, ma si lascia infatuare dalla pena per sé stesso. Giustamente l'epilogo non poteva essere meglio di così meglio non calcare la mano ancora di più dopo un film sulla carta tanto potente ma ripeto emotivamente sbagliato. Come un'assolo Heavy Metal in un disco di Gianni Morandi