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ANIMALI SELVATICI regia di Cristian Mungiu

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Thorondir     8 / 10  12/07/2023 14:34:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stesso tema di "As Bestas" di Sorogoyen e stessa ambientazione rural-montanara. Con questo "R.M.N." Mungiu fa davvero la risonanza magnetica di un microcosmo che funziona come macro: ma a ben vedere è un film che invece della fredda Transilvania poteva essere ambientato anche in qualsiasi piccolo paesino d'Italia (e d'Europa). E vi assicuro che vivendo in un paese piccolo dell'Italia centrale non posso che aver rivisto in questo film le dinamiche tipiche anche della nostra quotidianità: perché in effetti quello che Mungiu fa, non schierandosi politicamente (quello lo si può fare nelle interviste, senza così didascalizzare l'opera), è fotografare l'esistente. Non un atto d'accusa, ma l'enucleazione di una realtà che esiste, c'è, e tacerla significa, quello si, fare una precisa scelta politica. Mungiu ci porta nei crepacci di un paese per lui ormai pessimisticamente perduto (tema già emerso con estrema forza in quell'altro suo gioiello che è "Un padre, una figlia"). E Mungiu, con il suo classico sguardo analitico e asettico fa affiorare le contraddizioni di questo micro-macro mondo: quelle di un paese in cui se ne vanno via tutti per lavorare in Germania o in Italia ma dove gli altri non possono venire a lavorare anche se ci sono posti di lavoro vacanti. Quello di chi, minoranza (gli ungheresi), non vorrebbe forestieri, quasi vi possa essere il timore di vedere un'altra minoranza nascere e quindi veder incrinati i propri "diritti". Ma lo sguardo di Mungiu, come detto, è anche disilluso nei confronti dei "progressisti" (qui esemplificati dalla figura della giovane dirigente d'azienda): di fatto il problema nasce da paghe misere, da una spietata lotta al ribasso, da una sorta di ineliminabile darwinismo sociale negli interstizi dimenticati d'Europa (mentre l'azienda percepisce i fondi europei). E con la classica padronanza della sceneggiatura, limata al dettaglio, Mungiu da vita ad un altro film drammaticamente pessimista e purtroppo tremendamente vero. Non convinto solo da quel finale sospeso.

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