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IL GATTO regia di Luigi Comencini

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ZanoDenis     7½ / 10  01/06/2015 01:19:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fin ora ho visto relativamente poco di Comencini, ma devo ammettere che in queste poche occasioni ancora non mi ha mai deluso. "Il gatto" è un'altra commedia di stampo "all'italiana" che ironizza parecchio sulla società del nostro paese di fine anni settanta. Qui secondo me l'ironia è più esplicita che mai, il film si mantiene sempre su sponde tra la commedia e il giallo, sfociando anche in certi casi nel puro grottesco. Tutti gli attori sono abbastanza in parte, mi è piaciuto, un po come sempre Tognazzi, ma la vera sorpresa è la Melato, che interpreta la sorella acida e zitella del protagonista, che un po come tutti i personaggi del film, e come la società di quegli anni vuol denunciare il film, pensa soltanto ai propri interessi, non ha nessun valore affettivo nei confronti di nessuno, fratello e sorella arrivano ad odiarsi e ad escogitare piani pur di non vedersi più.
La sceneggiatura non è male, anzi probabilmente è uno dei punti forti del film, che crea un intreccio ottimo, senza mai cali di ritmo, parecchie scene interessanti e parecchi risultati veramente grotteschi, al limite del goliardico.
La critica è per tutti, dai protagonisti in se, gente che eredita una fortuna, ma vuole liberarsene, non rispetta le tradizioni di famiglia, fa svogliatamente il proprio lavoro, vuole raggiungere il successo/benessere con poco, passando per le forze di polizia, qui prese di mira, col personaggio del maresciallo, trattato in modo da pura commedia demenziale, sempre a combinare inevitabilmente la cosa sbagliata, alle personalità mafiose (qui significativa la scena in cui chiedono al boss della malavita se era implicato nella mafia e lui risponde: "Mafia??! Mai sentita nominare!"). Alla fine la commedia presenta questo particolare humor nero-grottesco che fa divertire e intrattiene per tutta la durata, una nota di merito va anche alla colonna sonora di Morricone, ottima e perfettamente coerente con gli eventi del film e con come sono trattati.
Insomma un piccolo gioiellino di Comencini che prende spunto da tante commedie all'italiana e ha sempre da dire il fatto suo, una buona e simpatica critica alla società del tempo.