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UBRIACO D'AMORE regia di Paul Thomas Anderson

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Lucignolo90     7 / 10  05/06/2013 15:35:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film post-moderno e assolutamente sperimentale di Anderson. Post-moderno perchè rompe gli schemi dei vecchi film romantici a partire dalla scelta del protagonista, uno psicotico (ma insolitamente bravo) Adam Sandler mai così efficace. Sperimentale perchè c'è tanta di quella carne al fuoco che il film sarebbe potuto durare almeno 1 ora in più e invece PTA decide di comprimerlo in 90 minuti. Scelta rischiosa e forse solo parzialmente riuscita a conti fatti.
Riuscita, assolutamente è invece l'immediata volontà del regista di farci entrare in empatia con le contorte implicazioni di questo strambo impresario chiamato Barry: la MAGNIFICA scena iniziale, così strana e spaventosa in un certo senso, la telefonata erotica, quella della cartoonesca fuga dai 4 fratelli biondi sono scene magnificamente girate e centrano perfettamente l'assurda visione prospettica dell'uomo.
A rendere tutto ancora più grottesco il sottofondo musicale ossessivo e continuo soprattutto nella prima parte di film, tanto forte in alcune scene da sovrastare quasi le battute (quasi obbligatorio vederlo con le cuffie un film del genere), i movimenti di camera, la messa a fuoco volutamente sghemba, i tagli di luce e di colore blu che sovente impallano l'inquadratura.
Adam Sandler come detto, è molto bravo e la scelta è azzeccatissima proprio perchè da molti considerato come un "comico per caso" da sempre, odioso come pochi; Emily Watson è un angelo e vicino a lui è ancora più soave. Hoffman in si e no 3-4 minuti di presenza lascia il segno come sempre, più cattivo che mai.

Detto questo è forse proprio l'esasperato sperimentalismo di PTA e una trama inverosimile ma suggestiva che però alla fine si piega a un finale assolutamente classico, che rischia di far restare il film pericolosamente in bilico nei suoi risvolti e quindi alla fine l'impressione che mi è rimasta dentro è stata quella di un film superbamente girato, superbamente recitato, ma non altrettanto superbamente scritto (a differenza di tutti gli altri film del regista) e quando questa componente non riesce ad andare di pari passo col girato impeccabile di questo maestro, si rischia di far passare troppo il film come esercizio manieristico, anche se quello non era certo l'intento originario, ma alla visione l'impressione per me è stata questa. In breve un film pregevole ma allo stesso modo a tutti gli effetti il meno riuscito del regista