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IL CAPOFAMIGLIA regia di Omar El Zohairy

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Mauro@Lanari     3½ / 10  01/07/2023 11:20:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel 2013 l'egiziano Omar El Zohairy si diploma al Cairo Film Institute e dal 2016 inizia a scrivere il suo primo lungometraggio "Plumes" ("Feathers", qui in Italia "Il capofamiglia"), una sorta di saggio di fine corso per dimostrare che ha imparato a memoria alcune avanguardie storiche, dall'espressionismo di Dalì e Buñuel all'inquadrature fisse/statiche di Bresson, e per denunciare la disumanità antropica ma, sia chiaro, non l'assurdità esistenziale. In una versione araba dell'"estetica di deiezioni" (Marzia Gandolfi) da "Cinico TV", campa un'impassibile famiglia proletaria oppressa, sottomessa e ammutolita dall'inettitudine patriarcale, dal consumismo del "Burger & Coca Cola", dal capitalismo della reificazione monetaria: una necropoli di squallore, degrado e desolazione, un bestiario con rimando alla "Metamorfosi" kafkiana e uno sperimentalismo allucinato con riferimento a "Eraserhead" e Burroughs non tanto per necessità intrinseca ma nella più pura sofisticazione del cinema festivaliero.