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DON GIOVANNI regia di Joseph Losey

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dobel     6 / 10  05/05/2010 17:57:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi trovo in serio imbarazzo: in questi giorni ho, mio malgrado, rivisto qualche pellicola tratta da opere liriche, e non so come giudicarla. In un caso come questo dobbiamo giudicare solo la regia senza tenere conto del contenuto esecutivo dell'opera oppure dobbiamo farne un tutt'uno? La regia di Losey è veramente bella, di una freddezza molto suggestiva; 'Don Giovanni' diviene un dramma nel vero senso del termine, e il protagonista un bieco individuo. Certo, è una trasposizione nella quale tutta la grande ambiguità sulla quale si gioca il capolavoro mozartiano viene persa. 'Dramma giocoso' recita la partitura, in una enigmatica contraddizione che ha fatto scervellare gli esegeti e i musicologi per secoli. Il 'Don Giovanni' è un'opera seria o un'opera buffa? Credo che sia il caso più impressionante di equilibrio della storia dell'arte: è un'opera per lo più buffa che si apre con un omicidio e si chiude con la morte fra il fuoco dell'inferno del protagonista assassino. 'Don Giovanni' è un archetipo come Don Chisciotte, come Ulisse, come Faust. Ci è simpatico, e per questo assume una statura eroica anche se negativa. Tutto questo nel film di Losey viene taciuto: Raimondi (l'unico cantante italiano che canta in russo anche quando dovrebbe cantare in italiano), è un protagonista gelido, scostante, bieco. Leporello (il suo doppio buffonesco), anziché uscire dalla commedia dell'arte sembra uscito da un dramma di Schakespeare (ancorché cantato magnificamente da quello splendido artista che è Van Dam); le donne ruotano attorno a questo perno maschile in modo più o meno efficace. Lo trovo un film di grande suggestione ma irrisolto; una lettura che mette totalmente in ombra il lato umoristico dell'opera per privilegiare l'aspetto fosco e tragico. Tutto questo ha una storia: 'Don Giovanni' per decenni è stato interpretato in modo assolutamente romantico ( Mahler all'opera di Vienna concludeva l'opera con la morte del protagonista, togliendo di mezzo l'ultima scena che dovrebbe essere la morale del racconto); debbo anzi dire che le esecuzioni che trovo più impressionanti e indimenticabili sono senz'altro quelle di Bruno Walter, Otto Klemperer, Dimitri Mitropoulos, Wilhelm Furtwangler, Carlo Maria Giulini, Herbert von Karajan; tutte direzioni di potenza e impatto drammatico fortissimo: tese e romantiche al calor bianco. Niente a che vedere con i manierismi rococò delle pseudo filologie tanto di moda oggi. Ma niente a che vedere anche con la ben nota glaciale freddezza, e direi quasi indifferenza, di quel 'marchettaro' che si chiama Lorin Maazel.
LoSpaccone  05/05/2010 17:59:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
c'è pure la "Carmen" di Rosi
dobel  05/05/2010 18:08:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già, ma quella non l'ho vista. Ho visto invece la Bohème di Comencini ma non riesco a commentarla perché quando la clicco esce sempre un altro film sempre sulla boheme.
Invia una mail all'autore del commento The howling  25/02/2013 16:35:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora non cliccarla e comprala
il.razziatore  21/06/2013 18:41:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
anche a me raimondi fa proprio schifo, molto meglio don giovanni di regia zeffirelli o la versione con ingvar wixell, voce molto dolce e espressiva!

ps che altre opere ti piacciono? a me rigoletto e boheme :D